Il mega appalto per il gas dell'Atem Catanzaro-Crotone va avanti, il Tar respinge la sospensiva richiesta da Italgas

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images Il mega appalto per il gas dell'Atem Catanzaro-Crotone va avanti, il Tar respinge la sospensiva richiesta da Italgas
Tribunale Amministrativo di Catanzaro
  23 gennaio 2023 18:49

di GABRIELE RUBINO

La gara per l’affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas
naturale nell’ambito territoriale di Catanzaro – Crotone potrà andare avanti. Il Tar Calabria, con un'ordinanza, ha rigettato l'istanza cautelare avanzata dall'Italgas e contro il Comune di Catanzaro, difeso e rappresentato dagli avvocati Saverio Molica e Santa Durante. 

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Ricordiamo che si tratta di una gara di enorme rilievo, dato che il valore contrattuale è circa 250milioni di euro. E’ previsto l’affidamento ad un unico soggetto, per una durata di dodici anni, della gestione degli impianti di distribuzione del gas siti nei 107 comuni delle Province di Catanzaro e Crotone, attualmente di competenza di Italgas Reti, 2i Rete Gas e Pollino Impianti, garantendo il servizio a quasi 110mila utenti. 

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Italgas nel chiedere la sospensiva contestava come  il bando prevedesse che fosse la stazione appaltante a stabilire in autonomia i valori di riferimento (anche per altri comuni in cui c'è un disaccordo con il gestore uscente) in sede di aggiudicazione "senza però considerare che il Regolatore ha chiarito che in tali circostanze all’aggiudicatario della gara d’ambito viene 'momentaneamente' riconosciuto in tariffa il solo 'valore di riferimento' indicato nel Bando in attesa dell’esito del contenzioso e, soltanto 'successivamente', il VIR definito e determinato in sede contenziosa, che troverà poi piena remunerazione da un punto di vista tariffario senza necessità di ulteriori verifiche. Per Italgas "nell’ATEM CZ/KR le situazioni di disaccordo sono presenti in ben 58 Comuni di cui 38 gestiti da altro operatore presente nell’ambito; si consideri che il “valore di riferimento” di tali 38 Comuni ammonta ad oltre 25 milioni di € e che, in attesa che si definiscano tali contenziosi, dovrebbe essere questa e solo questa la somma che dovrebbe essere chiamato a versare l’aggiudicatario della gara". Inoltre era valutato troppo ristretto il termine di presentazione delle offerte del 28 luglio 2023.

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Al contrario per il Tar "sembrerebbe sussistere in capo al ricorrente una carenza di
interesse ad impugnare il bando non apparendo versarsi nelle ipotesi per le quali è consentita l’impugnazione immediata dello stesso". Prevale quindi l'interesse pubblico di espletare la gara. L'udienza per il giudizio di merito è stata fissata per il prossimo 20 settembre. 

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