Amareggiato e dispiaciuto, così si definisce il sindaco di San Luca d’Aspromonte, Bruno Bartolo, per il mancato invito alla cerimonia di oggi in onore del brigadiere Carmine Marino, caduto per mano mafiosa il 6 febbraio del 1982, già comandante della stazione dell’Arma del piccolo centro aspromontano, alla presenza del ministro della Difesa, Guido Crosetto. «Non sono stato invitato alla cerimonia – sottolinea Bartolo – e di questo sono amareggiato e dispiaciuto perché il sindaco rappresenta tutto il popolo, ed escludendo me, si esclude dalla partecipazione anche la comunità di San Luca, soprattutto i ragazzi delle nostre scuole». «Ho sempre avuto rispetto per il brigadiere Tripodi – ha continuato il sindaco di San Luca, che è anche presidente ad interim dell’associazione dei comuni della Locride – il quale aveva una dote non comune: saper distinguere i buoni dai cattivi. La presenza delle istituzioni comunali a confronto con un ministro della Repubblica sarebbe stato un segnale di attenzione dello Stato verso San Luca. Sono rammaricato, non si può trattare così un amministratore del popolo. Nelle prossime ore valuterò i passi da compiere». Immediata la replica dell’Arma: "Si tratta di una visita tecnica ai reparti dei carabinieri della Calabria. Per la periferia è stato scelto San Luca per il significato simbolico che riveste il presidio. Nel protocollo non sono previsti incontri istituzionali».
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