Il ministro Giuli a Catanzaro: le richieste di 'Petrusinu ogni minestra' su fondi, risorse e progetti

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  30 luglio 2025 11:27

La visita che il ministro Alessandro Giuli farà a Catanzaro giovedì 31 luglio ci dà l’opportunità di rilanciare la richiesta di più sostanziose risorse e di maggiori attenzioni per la nostra città. Richiesta che l’associazionismo culturale locale rivendica da decenni, a fronte di varie situazioni sul patrimonio storico, archeologico, artistico che vedono il capoluogo di regione a credito di impegno e sollecitudine da parte dei Ministeri.

Leggiamo, in particolare, che il titolare del Mic farà un sopralluogo al cantiere del Duomo, accompagnato dal sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, che da cittadina catanzarese saprà ben illustrare al ministro tutti i deficit che la sua e nostra città soffre. Restando ad esempio sulla Cattedrale, già il dato che da otto anni sia chiusa e che solo di recente siano partiti i lavori, esprime la cifra di una modalità che reclama più concretezza. E siccome il sito ha pure un valore archeologico giacché nel suo sottosuolo, piazza compresa, insistono reperti del periodo normanno e probabilmente antecedenti a questo, non si comprende perché tale valore debba rimanere nascosto. Chiediamo, pertanto, un incremento delle risorse destinate al Duomo affinché i lavori siano comprensivi di una rivisitazione globale del sito sia sotto il profilo statico, sia sotto quello storico-archeologico, sia sotto l’aspetto estetico-artistico che includa non solo la Cattedrale ma l’intera piazza che necessita di un restyling di alcune orribili facciate di palazzi privati da riportare a coerenza stilistica.

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Ma Catanzaro ha bisogno di tanto ancora. Nonostante sia stata la prima città a realizzare un museo in Calabria (nel 1879 venne infatti inaugurato il Museo archeologico numismatico all’interno della splendida Villa Trieste) oggi soffre di una carenza inaccettabile per un capoluogo di regione: un Museo e/o una Galleria Nazionale. Carenza a cui il Mic potrebbe facilmente porre rimedio facendosi promotore ed esecutore diretto.

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Al ministro Giuli vorremmo anche far presente l’assurda vicenda dei reperti archeologici ritrovati a Catanzaro durante la realizzazione della Cittadella Regionale e della metropolitana: reperti che anziché essere esposti in città, essendone un suo patrimonio imprescindibile, sono da troppi anni ospitati altrove in attesa che la città trovi un sito  e risorse idonee ad accoglierli.

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Se ci sono state e ci sono “disattenzioni nazionali” su Catanzaro, non si possono sottacere quelle “locali” che il titolare del Mic deve comunque conoscere. Ci riferiamo a mancati interventi, o fatti assai male, sul patrimonio culturale cittadino: dal Bastione della Porta Marina al quartiere Maddalena, dalla Fontana della Ninfa delle Acque a quella assai simbolica del Cavatore, dalle emergenze ellenistiche del quartiere Santa Maria a quelle ancora più antiche di Petrusa.

Infine, un’annotazione di ordine organizzativo: nell’obiettivo della razionalizzazione delle sedi ministeriali, dopo il primo passo che ha istituito pochi anni fa la Soprintendenza Catanzaro-Crotone, sarebbe adesso opportuno che nella stessa fosse integrata quella afferente al territorio provinciale di Vibo (attualmente ricadente in quella reggina)  per poter realizzare un’unica sede – a Catanzaro – riguardante l’intera area centrale della Calabria.

Per tutto questo, nel dare il benvenuto al ministro Alessandro Giuli, gli chiediamo un atto di impulso fatto di progetti, risorse, strutture e attenzioni rispetto al patrimonio della città capoluogo di regione.

Petrusinu ogni minestra

 

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