di FILIPPO COPPOLETTA
"Il mondo sta cambiando. Un tempo i concorsi nella Pa venivano presi d’assalto, adesso siamo in una situazione in cui due vincitori di concorso su dieci rinunciano al posto”. Lo ha detto il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, intervenendo con i giornalisti presso la Cittadella regionale di Catanzaro, prima di avviare una lunga serie di impegni che lo vedranno coinvolto nella giornata odierna.
Il tema in questione, secondo Zangirllo, non toccherebbe solamente l'aspetto pubblico ma anche quello privato, rimarcando una distanza tra ciò che il mercato del lavoro offre e quello di cui le aziende hanno bisogno. "La Pa dev’essere capace di cogliere il cambiamento e noi stiamo facendo un lavoro di straordinaria complessità dal punto dell’innovazione tecnologica sulla digitalizzazione - ha spiegato il ministro - che significa da un lato digitalizzare i nostri processi dall’altro dotare le nostre persone di tutte le competenze che servono per vivere la digitalizzazione come una opportunità".
Una sfida, dunque, che punterebbe a rendere maggiormente attrattiva la Pubblica amministrazione in un quadro generale, quello descritto dal ministro, che vedrebbe ormai sfatato il mito della corsa affannata al "posto fisso", a quella stabilità lavorativa sinonimo di certezze. "Non nego che la stabilità del posto di lavoro sia un valore - ha aggiunto Zangrillo - però il fatto che oggi tanti giovani rinuncino al posto di lavoro per cercare altre soluzioni ci deve indurre a pensare che probabilmente non basta più l’attrattività del posto fisso ma ci vogliono tante altre cose, ci vuole la capacità di far funzionare la nostra organizzazione come un contesto capace di valorizzare le persone, di dare loro formazione, di farle crescere, un contesto dove siamo capaci di misurare e premiare il merito: ci servono persone capaci, competenti, che hanno voglia di fare e dobbiamo essere anche noi capaci di premiare le loro performance. Questa è una delle grandi sfide che dobbiamo affrontare”.
Attenzione dal ministro anche al Decreto sulla Pa, volto a rafforzare la stessa ed assumere iniziative che Zangrillo ha definito "importanti intanto per accelerare il processo di inserimento delle persone nella nostra organizzazione".
“La pubblica amministrazione – ha aggiunto Zangrillo - ha vissuto anni molto complicati nel passato con il blocco del turn over: abbiamo ricominciato ad assumere nel 2022, abbiamo assunto 156mila persone, nel 2023 ne assumeremo 170mila mila. Quel provvedimento è inteso a dotare ulteriori risorse, ce ne sono 2000 per il comparto sicurezza e altre 1000 per rafforzare la capacità amministrativa soprattutto degli enti territoriali che sono gli attuato del Pnrr. E poi – ha proseguito il ministro - ci sono una serie di provvedimenti che sono intesi a rendere la pubblica amministrazione attrattiva. Faccio un esempio: con il Pnrr le persone possono essere assunte solo con un contratto a tempo determinato, il contratto a tempo determinato è vissuto a mio modo di vedere spesso in modo sbagliato come sinonimo di precarietà, e allora noi nel Decreto Pa abbiamo previsto la possibilità, per le persone assunte a tempo determinato che hanno maturato 36 mesi nelle pubbliche amministrazioni con un esito positivo delle loro attività, di essere stabilizzate”.
Nell'incontro con la stampa, Zangrillo ha posato l'attenzione anche sulle questioni relative al funzionamento degli enti territoriali ed alle difficoltà dei Comuni calabresi nel gestire i progetti legati al Pnrr a causa della carenza di personale. Su tutti, il ministro si è soffermato sulla figura del segretario comunale. "Nei piccoli Comuni sotto i tremila tanti, che sono più di 2mila, il segretario comunale è una figura presente solo nel 10% di queste amministrazioni. Abbiamo così realizzato un’iniziativa tesa a garantire a questi Comuni la possibilità di accedere alla figura del segretario senza che il costo dello stesso impatti sulle capacità assunzionali del Comune".
A questa iniziativa rivendicata dal Zangrillo, lo stesso ha aggiunto quella volta a far sì che chi decida di entrare in un’amministrazione comunale abbia poi la possibilità, se si comporta bene, se performa, di esser stabilizzato dopo 36 mesi. "Insomma – ha concluso Zangrillo - ci sono tutta una serie di iniziative che hanno proprio la finalità di accompagnare soprattutto gli enti attuatori del Pnnr, che sono prevalente enti territoriali, non le amministrazioni centrali".
Il punto stampa è stato preceduto un tavolo d'incontro tra il ministro del Governo Meloni ed il Presidente della Regione, Roberto Occhiuto. Il governatore della Calabria, è stato chiamato ad intervenire sul tema della fusioni dei Comuni, centrale oggi nel dibattito politico per via della proposta di legge regionale depositata dalla maggioranza che siede a Palazzo Campanella, relativamente alla fusione dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero in un unico Ente.
"Ho molto rispetto dell’autonomia del Consiglio regionale - ha detto Occhiuto - certo, sul piano degli indirizzi di governo è chiaro che ogni azione che porta ad accentrare più funzioni all’interno di un unico ente è un’azione che merita rispetto da parte del governo regionale, che anzi le incoraggia. La Calabria ha più di 400 Comuni, quindi andrebbe svolta un’azione per accorpare molti di questi Comuni, alcuni dei quali sono molto piccoli, anche centri urbani che potrebbero mettersi insieme per diventare aree metropolitane".
Relativamente alla visita in Calabria di Zangrillo, Occhiuto si è detto felice dell'attenzione che il Governo nazionale ha per la regione che egli guida. "Sono riconoscente al ministro per aver messo a disposizione della Calabria il Formez che permetterà di svolgere procedure di selezione dei neo assunti in maniera trasparente dimostrando che anche in questo la Calabria vuole cambiare passo".
"Il nostro obiettivo resta quello di asciugare l’importante bacino di precariato che ho ereditato e di pensare anche al lavoro nella pubblica amministrazione per i figli dei precari - ha aggiunto Occhiuto - Stiamo cercando di conseguire entrambi gli obiettivi, lo stiamo facendo con più decisione, con più determinazione e anche con più risultati rispetto al passato ma lo stiamo facendo anche perché abbiamo l’aiuto concreto del governo nazionale e del ministero della Pubblica amministrazione".
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