Il movimento autonomo agenzie di viaggio della Calabria chiede al Governo regionale di decretare lo stato di crisi del settore turistico

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La Cittadella Regionale
  26 aprile 2020 12:38

Al presidente della Regione Calabria e all'assessore al lavoro, sviluppo economico e turismo.

Sono questi i destinatari della lettera inviata dal Movimento Autonomo Agenzie di Viaggio della Calabria con una serie di richieste, a partire da quello di decretare lo stato di crisi del settore turistico in Calabria:

"Premesso che le agenzie di viaggio e i T.O. rappresentano l’anello di congiunzione di tutta la filiera del  settore turistico e che come previsto dalla legge regionale n. 13 del 10 aprile 95 e successive modifiche alle  agenzie di viaggio e T.O. calabresi è affidata la competenza per l’organizzazione dei pacchetti turistici  finalizzata anche alla promozione delle bellezze e delle ricchezze culturali ed enogastronomiche del nostro  territorio, denunciamo ad oggi una scarsa attenzione da parte delle istituzioni al suddetto comparto che  versa in condizioni di gravi difficoltà. A tal proposito il Movimento Autonomo Agenzie di Viaggi Calabria, in  nome e per conto di circa 120 agenzie di viaggio e piccoli T.O. e a favore dell’intera categoria che conta in  Calabria più di 300 agenzie con circa 900 addetti come già segnalato dalle varie associazioni di categoria,  evidenzia un ritardo rispetto alla gravità della crisi economica che investe le agenzie di viaggio e T.O. come  soggetti tra i più colpiti, con una perdita sul fatturato ad oggi di più del 70%,  secondi  soltanto alle perdite  rilevate dalle compagnie aeree e di crociere, così come affermato dal commissario europeo Breton.  

Vogliamo segnalare che a questa drammatica situazione si aggiunge il rischio di perdite di risorse in  conseguenza della modifica del Regolamento UE riguardante il meccanismo denominato “Iniziativa  d’investimento in risposta al coronavirus” che procurerebbe un grave danno di espropriazione di risorse  destinate al Sud e quindi anche alla Calabria. Risorse che per effetto di questa modifica al regolamento   verrebbero utilizzate nelle Regioni dove l’ emergenza sanitaria è ancora acuta.  Inoltre facciamo presente  che nell’ambito della dotazione finanziaria del Dipartimento Turismo e di tutte le linee di intervento  normalmente utilizzate (Legge  charter, Turismo Montano, nuove rotte per i collegamenti aerei,  promozione, eventi e fiere di settore annullate ed altri strumenti finanziari) sono in essere risorse che oggi  potrebbero essere rimodulate a sostegno delle imprese maggiormente colpite.  A tal proposito sollecitiamo  una interlocuzione con codesta Presidenza e codesto assessorato al fine di concordare un incontro prima  dell’emanazione delle linee guida della misura Riparti Calabria e così poter dare un contributo alla ricerca  delle soluzioni più appropriate e dei provvedimenti più incisivi per affrontare la devastante emergenza  economica che coinvolge le Agenzie di Viaggio e i T.O. calabresi.    

Ecco di seguito i provvedimenti richiesti: 
1. Decretare lo stato di crisi del settore turistico in Calabria;  2. Erogare finanziamenti a fondo perduto utilizzando anche le risorse previste per il comparto e al  momento non utilizzabili;  3. Azzerare tasse e tributi regionali per tutto il 2020;  4. Rimborsare la tassa di concessione governativa (licenza regionale) già versata per il 2020;  5. Annullare la tassa di concessione governativa (licenza regionale) dal 2021;  6. Istituire l’albo regionale degli agenti di viaggio e dei direttori tecnici con ripristino del numero  chiuso delle suddette categorie;  7. Istituire lo sportello regionale contro l’abusivismo. 

Questi interventi riteniamo siano indispensabili per poter arginare la gravissima crisi economica del  comparto già appesantito dai problemi preesistenti diversamente temiamo che assisteremo ad un crollo  generale di tutto il tessuto economico calabrese". 

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