di CARMINE MUSTARI
Work in progress per la prossima riapertura in sicurezza del Museo Civico di Taverna. In fase di applicazione le misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 da parte dell’amministrazione comunale di Taverna, in osservanza delle prime direttive del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Interventi di sanificazione delle sale espositive a cura di "La cascina global service". Si riparte martedì prossimo dalle 9 per turisti e avventori si riaprono le sale del museo.
La Pietà dipinto di Sarnelli
Nel quattrocentesco cenobio domenicano ha oggi sede il Museo Civico di Taverna, fondato nel 1989. Diversi spazi espositivi, dislocati sui tre piani dell’imponente edificio conventuale, conservano circa seicento manufatti tra dipinti, sculture, tessuti, disegni e stampe, databili tra il XVI ed il XXI secolo. Apparati documentari e multimediali arricchiscono la visita alle suggestive sale del museo, ove si possono ammirare le tele di Gregorio e Mattia Preti, Giovan Battista Spinelli, Antonio Sarnelli e rivivere emozionanti luci e colori di sacre iconografie, percorrendo un viaggio nel tempo attraverso i preziosi segni dell’arte. Dalle opere del Cavalier Calabrese ai decollage di Mimmo Rotella, il Museo Civico di Taverna offre al visitatore un excursus unico nella terra delle frammentate culture; centro di riferimento per gli studiosi dell’opera pretiana e degli artisti impegnati nella ricerca contemporanea.
Per volontà della famiglia dello scomparso ingegnere Antonio Madia e con ufficiale atto deliberativo del Comune di Taverna, fu istituita il 13 novembre del 2004 la prima “Sezione Archeologica - Documentaria” del Museo Civico di Taverna, grazie alla preziosa collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria concessa dal Soprintendente Elena Lattanzi ed alla fattiva e diretta partecipazione di Maria Grazia Aisa, funzionario di zona, coadiuvata dai suoi collaboratori, Margherita Corrado ed Antonio Gualtieri. Un progetto nuovo ed entusiasmante che costituisce un piccolo ma significativo evento nella storia culturale del territorio presilano, volto soprattutto al recupero dei principali siti dell’antica Treis-chenè e della medievale Taverna quali: l’abbazia basiliana di Santa Maria di Pesaca, la Rocca, la Cattedrale di San Michele Arcangelo, la Chiesa di San Marco, la Torre, il Ponte Romano, col suddetto progetto ci si pongono molteplici obiettivi di studio, ricerca scientifica e documentaria, finalizzati alla realizzazione di un inedito “Itinerario Archeologico – Naturalistico” nel territorio di Taverna, importante “Città d’Arte” inserita nel contesto del neonato Parco Nazionale della Sila.
Incisione Preti
Sempre nell’ambito del museo esiste un centro di documentazione pretiana ed un archivio d’arte contemporanea, sono attivi inoltre sempre previa richiesta servizi per studiosi e operatori del settore.
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