"Grosso modo so in cosa sto mettendo le mani, ci sono problematiche molto molto importanti", del resto "mai avuto incarichi facili, sono abituato a queste tipologie di incarichi". Parole del prefetto Guido Nicolò Longo, nominato oggi commissario ad acta per la sanità in Calabria.
Longo, intervenuto in collegamento telefonico durante la trasmissione Titolo V su Rai3, ha riferito di essere stato contattato oggi pomeriggio dal premier Conte e poi dal ministro dell'Interno Lamorgese, "ho subito detto di sì all'incarico, sono un uomo delle istituzioni". Il prefetto - un passato nella Polizia di Stato nella lotta a mafia, 'ndrangheta e camorra e nella cattura di superlatitanti e boss - ha anche detto "vado per cercare di dare qualcosa di concreto al popolo calabrese, ci vado per con il cuore".
In primo luogo "devo vedere un po' come sta la situazione, in modo reale, le cose vanno viste direttamente e valutate direttamente", al di là di quanto viene riportato. Dalle istituzioni calabresi - con cui non ha ancora avuto contatti - Longo si aspetta collaborazione, ribadendo "sono un uomo delle istituzioni, non ho altre problematiche, non me le pongo". Quanto agli ospedali che sono chiusi in Calabria, "sono controindicati, specie in questo periodo di allerta Covid".
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