Il nome dell'aeroporto non prende il volo: Lamezia si oppone alla proposta del sindaco di Catanzaro

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Paolo Mascaro, sindaco di Lamezia Terme
  05 settembre 2022 14:53

"Leggo con notevole stupore la notizia dell'intendimento, inserito addirittura nelle Linee Programmatiche del Sindaco Nicola Fiorita, di richiedere la modifica della denominazione ufficiale dell'Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme in Aeroporto Internazionale Lamezia Terme – Catanzaro per motivi che sono oggettivamente astrusi ed incomprensibili; parimenti, suscita molta perplessità l'affermazione del medesimo Sindaco secondo la quale l'Aeroporto sarebbe “nei fatti l'Aeroporto del capoluogo”. Ben altri sono, invece, i problemi che l'area centrale della Calabria deve e dovrà affrontare evitando di ritornare su stucchevoli tematiche frutto del campanilismo più bieco". Lo scrive in una nota il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro.

"La detta incomprensibile richiesta avrà ovviamente la più ferma opposizione da parte della Città di Lamezia Terme e del suo comprensorio che tenderà al contrario a porre l'attenzione sulle necessità di sviluppo dell'Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme ed al riguardo ci si augura che il Sindaco di Catanzaro sappia anche lui impegnarsi affinchè si proceda ad esempio al più presto alla realizzazione della nuova Aerostazione che da tempo si attende e sulla quale nelle linee programmatiche sembra non  rinvenirsi una sola parola. Dispiace oggettivamente per questa caduta di bieco campanile proprio nel momento nel quale si era già programmato di sinergicamente operare per lo sviluppo dell'area centrale della Calabria, sinergia che ovviamente non potrà esservi in presenza di inaccettabile tendenza monopolizzante sul territorio lametino. Invito, pertanto, il Sindaco di Catanzaro a rivedere le proprie posizioni ed a riconoscere che la denominazione di Aeroporto che da decenni costituisce la porta di ingresso della Calabria nel mondo e del mondo in Calabria resti immutata; ciò consentirà di poter più serenamente avviare positive occasioni di dialogo e di crescita che abbiano quale presupposto il reciproco rispetto dei territori e delle Comunità", conclude Mascaro.

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