Il presidente Noto: “Prima la salvezza, ma la squadra è molto competitiva”

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Floriano Noto, fonte: Us Catanzaro 1929

Il patron giallorosso guarda al futuro: “Entro l’anno vogliamo acquistare il terreno e dare vita al centro sportivo, una casa unica per prima squadra e settore giovanile: sarà il vero futuro del club”.

  09 settembre 2025 19:02

di CARLO MIGNOLLI

“Il primo step è sempre la salvezza, dobbiamo restare con i piedi per terra. È chiaro però che abbiamo allestito una squadra molto competitiva e vogliamo toglierci delle soddisfazioni: l’asticella, inevitabilmente, si è alzata”.

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Lo afferma il presidente dell’US Catanzaro, Floriano Noto, nella conferenza stampa di inizio stagione tenutasi questo pomeriggio presso la sala stampa dello stadio “Ceravolo”. Un incontro, come da tradizione, per fare il punto su mercato, obiettivi e prospettive della nuova annata giallorossa.

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Un bilancio positivo e lo sguardo al futuro

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“Dal punto di vista societario la stagione passata è andata molto bene, siamo contenti dei risultati e dell’entusiasmo che la piazza continua a trasmettere - dichiara Noto -. Devo ringraziare stampa e tifosi, che ci sono stati vicini anche nei momenti più delicati”.

Il presidente si sofferma sulla scelta di continuità tecnica, sottolineando come “non sempre cambiare allenatore porta benefici immediati”. Per questo, aggiunge, “abbiamo deciso di proseguire con una linea coerente, che finora ci ha dato ragione”.

Giovani, sostenibilità e un progetto a lungo termine

Il Catanzaro ha puntato sui giovani, forse quest’anno di più rispetto alle passate stagioni: “L’età media in Serie B si è abbassata ovunque, anche a causa della crisi economica che ha colpito molte società - spiega Noto -. Noi abbiamo investito su ragazzi di talento, quattro dei quali sono già stati convocati nelle rispettive Nazionali. Questo non significa solo valorizzarli, ma anche costruire un patrimonio per il futuro del club”.

In merito al mercato, il presidente ribadisce come la rosa sia ampia ma equilibrata: “Abbiamo circa 27 giocatori effettivi, un numero in linea con gli standard. L’ampiezza servirà, anche perché ci saranno impegni con le Nazionali che potrebbero sottrarci pedine importanti”.

Sulle voci di mercato e i tanti nomi accostati al Catanzaro, il presidente precisa: “Molti giocatori non li abbiamo mai trattati, si tratta spesso di indiscrezioni alimentate dai procuratori. Noi seguiamo una linea chiara: coerenza economica e armonia nello spogliatoio. Fare ‘pazzie’ con stipendi fuori portata significherebbe rompere gli equilibri del gruppo. La nostra forza è stata proprio questa: garantire a tutti condizioni omogenee e un clima di collaborazione”.

Aquilani scelta di continuità

Sul nuovo tecnico Noto dichiara: “Abbiamo scelto un allenatore che prosegue un percorso già tracciato negli ultimi anni, fatto di gioco palla a terra e identità chiara. Non è compito mio parlare di tattica, ma siamo convinti che Aquilani abbia le qualità per far crescere questa squadra”.

Centro sportivo: terreno da acquistare entro l’anno e la “casa unica” per prima squadra e giovanili

In merito al centro sportivo, Noto dichiara l’obiettivo del club: “Puntiamo ad acquistare il terreno entro quest’anno per realizzare una casa unica che ospiti prima squadra e settore giovanile”. Il presidente aggiunge che l’intento è creare una struttura moderna e funzionale per consolidare il progetto sportivo e favorire la crescita dei talenti in un’unica sede. “Avere tutto sotto lo stesso tetto significa efficienza, identità e sviluppo sostenibile per il futuro del Catanzaro”.

Stadio, bilanci e riforme

Spazio anche ai temi extra-campo: “Sul nuovo stadio ci sono ancora passaggi burocratici da completare, ma il progetto è in piedi e verrà portato avanti. Dal punto di vista economico, continuiamo a mantenere i conti in ordine. Non è facile in un calcio che vede società con perdite da decine di milioni di euro, ma il Catanzaro resta un modello di gestione sostenibile”.

Il presidente aggiunge anche una riflessione di sistema: “La Serie B è schiacciata tra A e C e paga regole spesso penalizzanti, soprattutto nella gestione dei giovani in prestito. Servono riforme vere, non solo riduzione del numero di squadre”.

Noto non nasconde l’emozione per il riconoscimento che riceverà: “La cittadinanza onoraria di Albi, mio paese natale, è motivo di grande orgoglio, lì sono cresciuto e resto fortemente legato a quelle radici”.

Sullo scenario societario, conclude: “Siamo aperti a nuovi soci, per rendere il Catanzaro ancora più forte e competitivo. La mia famiglia ha investito tanto in questo progetto, ma il calcio moderno richiede sempre più energie e investimenti”.

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