di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
"Sono molto soddisfatto e mi sento anche sollevato perché penso di aver chiarito ogni cosa. Confido in una celere archiviazione. Ringrazio la Procura perché ho chiesto io di essere interrogato. Era un mio diritto chiedere ma non era un dovere concedermi questa possibilità". Sono le prime parole pronunciate dal presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto, al termine dell'interrogatorio durato alcune ore negli uffici della Procura di Catanzaro.
Occhiuto ha precisato che si è trattato di un interrogatorio e non di dichiarazioni spontanee. Ha poi aggiunto: “Abbiamo rinunciato ai termini per le contestazioni. Sono molto contento perché per come si è svolto io abbia chiarito”. E ha ribadito: “Confido in una velocissima archiviazione non solo nel mio interesse ma anche in quello della Regione che deve essere amministrata con serenità”.
Occhiuto è stato sentito dal procuratore aggiunto Giancarlo Novelli e dal sostituto procuratore Domenico Assumma. Si tratta di un'inchiesta della Procura di Catanzaro, coordinata dal procuratore Salvatore Curcio, che vede Occhiuto indagato assieme ad altre 4 persone e che riguarda nomine e incarichi in società di cui faceva parte il governatore assieme ad altri due indagati. Uno di questi è Paolo Posteraro, ex manager di Amaco, l'azienda di trasporti del Comune di Cosenza, e oggi capo della segreteria di Matilde Siracusano, sottosegretaria e compagna del presidente della Giunta regionale. Risulta indagato anche Ernesto Ferraro già amministratore unico di Ferrovie della Calabria.
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