Il procuratore della Corte dei conti calabrese ai manager della sanità: "Governance non affidabile"

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images Il procuratore della Corte dei conti calabrese ai manager della sanità: "Governance non affidabile"

  26 luglio 2024 15:17

"Una immagine di una governance non affidabile su molteplici segmenti della filiera operativa". Sono le durissime parole nei confronti del management delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi contenute nella requisitoria del procuratore generale Romeo Ermenegildo Palma in occasione della parifica del rendiconto 2023 della Regione Calabria. 

GLI INFERMIERI DIROTTATI E LA MANCATA CONTESTAZIONE DEGLI OBIETTIVI NON RAGGIUNTI- Se il procuratore Palma ha riconosciuto dinamismo all'azione del commissario ad acta (quindi al presidente Occhiuto) è un fustigatore sulla classe amministrativa di vertice degli enti del servizio sanitario calabrese. Nella requisitoria si fa riferimento alla "diffusa violazione dei doveri di vigilanza e controllo che, nonostante le evidenti patologie della gestione, non inducono a comportamenti invece doverosi". Gli esempi sono due. Il primo è il "considerevole fenomeno della destinazione di personale infermieristico a compiti diversi da quelli proprio della qualifica di assunzione che in un contesto critico come quello della sanità regionale deve emergere dai report ed essere analizzato, gestito e, se del caso, ridimensionato e sanzionato, già dai responsabili delle strutture
aziendali territoriali". L'altro riguarda l'assenza di "qualsiasi notizia/segnalazione – invece obbligatoria – che
dia contezza della contestazione di responsabilità per il mancato raggiungimento degli obiettivi contrattuali assegnati, paradossale in un contesto di conclamata insufficienza del livello dei servizi".

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CASI DI MALASANITA'- Per il procuratore desta perplessità "l’operato dei dirigenti cui è affidato il compito di intervenire in materia di clinical risk: in alcuni episodi segnalati a seguito del decesso di pazienti risulta che il responsabile dell’incarico non abbia mai impartito direttive o dato indirizzi, né che sia intervenuto in quei presidi ospedalieri in cui più alta è l’incidenza di errori e danni ai pazienti".

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