di LUDOVICO ABENAVOLI*
Una “Smart City” è una città intelligente al passo con il progresso tecnologico e culturale, che si avvale dell’innovazione digitale, di comunicazione e di reti per migliorare le infrastrutture ed i servizi ai cittadini. Si tratta quindi di un modello, che prevede la città ed i cittadini al centro di un piano di sviluppo sociale ed economico.
L’idea di Smart City si basa su quattro principali dimensioni che richiedono una pianificazione integrata e cioè mobilità, ambiente, turismo e cultura, qualità della vita. Nel 2006 nel quartiere di Germaneto è sorto il Campus “Salvatore Venuta”, un investimento immobiliare e culturale per tutta la Calabria superiore al miliardo di euro. Una realtà ideata, costruita e sviluppata in chiave modernae internazionale, in cui ricerca e assistenza interagiscono costantemente, che presenta un’offerta formativa ricca e multidisciplinare e che accoglie ogni anno oltre 10mila studenti provenienti da tutto il mondo. Voglio inoltre ricordare che presso l’Università di Catanzaro, svolgono le loro attività oltre 40 docentiinseriti nella classifica mondiale degli scienziati con più alto livello di produttività scientifica, elaborata dall’Università di Stanford negli Stati Uniti e recentemente pubblicata nella prestigiosa rivista scientifica PLOS Biology.
Inoltre negli ultimi anni, grazie alle possibilità offerte dal progetto Erasmus, molti dei nostri ragazzi hanno avuto la possibilità di trascorrere un periodo presso atenei stranieri ed allo stesso modo la “Magna Graecia” ha accolto studenti provenienti dall’estero. Ma agli studenti dobbiamo poter offrire non solo una realtà accademica solida e che rispecchi le loro aspettative. Questi ragazzi devono poter trovare una città accogliente, ricca di servizi, di possibilità, attrattiva da un punto di vista sociale.
Pertanto la città di Catanzaro se vuole vivere al passo con le sfide moderne, deve diventare una Smart City a dimensione universitaria. Una città a misura di studente, come ad esempio Perugia, Siena, Urbino, ma con la peculiarità dei nostri luoghi e dei nostri territori, che la renderebbero unica nel panorama italiano. Cultura-Università-Studenti, un asse virtuoso che va valorizzato e su cui bisogna investire, creando attrattività, percorsi e soprattutto servizi. Il tutto con grandi ricadute economiche per la città.
Ho un sogno, una Catanzaro città dell’apprendimento, che incrementa l’interazione con l’Università ed insieme facilitano il reclutamento di intelligenze creative capaci di innescare il cambiamento e quindi di mettere in network con altre realtà ed altre istituzioni le conoscenze prodotte. Il rapporto tra città e università deve essere un rapporto simbiotico, per cui la seconda attraverso gli strumenti scientifici aiuta la pianificazione della città. Bisogna quindi lavorare per cambiare il paradigma di “Catanzaro città con l’università” in “Catanzaro città universitaria”.
Era il 1 gennaio 1998 e in base al DM 1523 del 29 dicembre 1997, veniva istituita e resa autonoma l’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro. Sono passati esattamente 25 anni da quel giorno, ma ancora tanto resta da fare.
*Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Digerente
Coordinatore Commissione Erasmus CdL in Medicina Università “Magna Graecia” di Catanzaro
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736