di GABRIELE RUBINO
"C'è qualcuno che a volte mi prende in giro, proprio per parlare dei politici, sul fatto che io mi affido sempre ai numeri, ai volumi e agli esiti. Ma è l'unico modo per dimostrare la qualità del proprio lavoro. Non mi devo auto-celebrare. Sicuramente il sistema cardiaco fra Pugliese (che ha grossi numeri per il trattamento dell'infarto miocardico acuto) e il presidio Mater Domini è un connubio importante. Una delle sfide di questa nuova azienda è che non ci deve essere competizione. E' un'unica azienda non ci può essere competizione ma integrazione. Un altro errore è il seguente. L'incorporazione del Pugliese nel Mater Domini era una cosa importante dal punto di vista legislativo poiché in sua assenza bisognava rifare l'iter ministeriale per l'accreditamento di un'azienda ospedaliero-universitaria. La gente non deve vedere l'incorporazione come l'affossamento del Pugliese. E' una delle tante sciocchezze che vengono dette al popolo".
Così il prof Pasquale Mastroroberto, a margine di una conferenza stampa convocata questa mattina all'UMG. Una risposta, nemmeno troppo indiretta, alle dichiarazioni di alcuni politici (vedi Sergio Costanzo sul Sant'Anna Hospital e Domenico Tallini, anche nell'ultima puntata di Catanzaro Capitale) circa le performance della Cardiochirurgia del Policlinico, sulla legge che ha sancito la fusione fra i due ospedali del Capoluogo e, da ultimo, sulla polemica attorno alla localizzazione del nuovo ospedale. In altri passaggi, Mastroroberto ha fatto cenno "all'ignoranza".
Poi ha proseguito: "Quando sento dirlo ai politici che Germaneto (come se fosse un'entità esterna alla città!) voglia assorbire o far chiudere le attività del Pugliese, ma veramente scherziamo. Le attività del Pugliese sono fondamentali in questa azienda. Pugliese e Mater Domini devono seguire assieme le missioni di assistenza, didattica e ricerca. Se non si fa assistenza come si fa insegnare?".
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