di GABRIELE RUBINO
La maxi riorganizzazione del Pugliese-Ciaccio è ormai definita. Commentata, in questi giorni, da alcuni vertici amministrativi come "un bagno di sangue" (Leggi qui), in effetti è un qualcosa che in senso figurato ci assomiglia molto. A causa del venir meno degli operati sanitari a tempo determinato saranno tagliati posti letto (una quarantina), accorpati fisicamente dei reparti in una logica dipartimentale, rattoppati turni che non daranno respiro ai dipendenti. Fra qualche settimana settimana il Pugliese-Ciaccio sarà un "nuovo" ospedale obbligato a stringere la cinghia e accontentarsi di erogare meno servizi di oggi e, probabilmente, con meno qualità a causa della riduzione del personale. Dopo la ventina di licenziamenti dell'inizio di settembre per coloro che avevano raggiunto i famosi 48 mesi, nelle prossime ore partiranno le lettere di licenziamento per gli operatori sanitari. Ricordiamo che nel contingente complessivo dei "precari"di 149 unità, fra cui figurano 25 Oss e 92 infermieri, che saranno mandati a casa. Dovrebbero essere mantenuti, per ora, la ventina di medici e i tecnici, nonostante l'interpretazione più rigida dell'ultimo Dca della struttura commissariale sul personale indirettamente non autorizzasse più la sussistenza del posto a tempo determinato.
I TAGLI E I NUOVI TURNI "SENZA TREGUA"- L'operazione sarà ufficializzate proprio nelle prossime ore. Dalle anticipazioni trapelate, i posti letto tagliati saranno circa una quarantina. Qualcuno nelle chirurgie, un paio nell'oncologia pediatrica, ma a pesare saranno soprattutto i 12 di Medicina d'Urgenza e Accettazione del dipartimento di emergenza che serviva a fare da filtro fra il pronto soccorso e il ricovero nel reparto. Pur avendo salvato l'Osserva breve intensiva i tempi di attesa aumenteranno così come il carico di lavoro per i medici e il personale sanitario. La scure calerà anche su 15 posti letto di ginecologia universitaria. Qui si proverà una manovra di convincimento che punta al recupero dell'ammanco nella Mater Domini, ma dipende da cosa vogliono fare nell'altra azienda ospedaliera di Catanzaro. In generale i turni saranno massacranti. Si va con il minimo di legge consentito. 13 infermieri per reparto. Questo significa che le ferie o altri eventi straordinari metteranno a dura prova la tenuta dei servizi. E' la sanità di questi tempi in Calabria, tutti vogliono il "cambiamento", ma alla fine sono arrivati i tagli.
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