Il presidio 'Pugliese' dell'Aou 'Renato Dulbecco' di Catanzaro prova a mettersi definitivamente alle spalle il Covid e a pensare all'immediato futuro. Come? Ripensando alla riorganizzazione degli spazi. L'ospedale catanzarese è stato, negli anni dell'emergenza pandemica, 'stravolto' rispetto all'assetto ordinario. Reparti rimodulati, percorsi 'sporco' e 'pulito' ridefiniti sono stati all'ordine del giorno delle settimane più difficili. Poiché il Covid è, per fortuna, alle spalle serve rispristinare quella 'normalità', a misura di paziente.
L'azienda ha affidato a un professionista l'incarico di predisporre delle proposte. Le prime ipotesi dovrebbero essere presentate proprio nei prossimi giorni. L'affidamento ha un valore di circa 160 mila euro (lordi). Naturalmente poi dovrà essere la Regione a dover reperire i finanziamenti necessari a effettuare i lavori di rifunzionalizzazione.
Per il momento non ci sono interventi esplicativi, ma piuttosto si pensa appunto a un approccio tematico. Ad esempio, evitare che il paziente che si deve operare sia costretto (come avviene adesso) a deambulare lontano dal blocco operatorio.
Nel frattempo, poiché tutti i mali non vengono per nuocere, le risorse stanziate (durante il Covid) per potenziare i reparti di terapia intensiva (e semi-intensiva) tanto al Pugliese quanto al Policlinico dovrebbero trovare compimento nell'ultimazione dei lavori entro il primo trimestre del prossimo anno.
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