Il pugno di ferro di Longo sui conti. Il commissario boccia i bilanci 2018 e 2019 dell'Asp di Crotone

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images Il pugno di ferro di Longo sui conti. Il commissario boccia i bilanci 2018 e 2019 dell'Asp di Crotone
Guido Longo
  10 maggio 2021 19:49

"Tifate per me", aveva detto il commissario ad acta Guido Longo nella seduta speciale del Consiglio regionale di qualche settimana fa. Il riferimento non era tanto alla campagna vaccinale o alla gestione dell'emergenza Covid in Calabria, quanto piuttosto al cronico problema dei conti dissestati, in particolare quelli dell'Asp di Reggio e di Cosenza per cui ha richiesto una gestione stralcio dei vecchi debiti. In attesa che (tifo o non tifo), il governo si pronunci sulla questione, Longo continua ha bocciare i bilanci degli enti del servizio sanitario regionale. 

Alla lunga sfilza di consuntivi non approvati, si aggiungono quelli del 2018 e del 2019 dell'Asp di Crotone. Nel primo caso il disavanzo accertato era di 30,2 milioni di euro, nel secondo caso 35,2 milioni. L'ultimo consuntivo non ha passato il vaglio della struttura commissariale che a sua volta, con il Dca 67, ha stabilito che l'Asp crotonese spieghi:  "la procedura del trattamento contabile delle immobilizzazioni materiali, rappresentando le rettifiche da apportare nel primo bilancio utile per le quote maturate sui beni acquistati negli esercizi precedenti, rientranti ancora nel procedimento contabile dell’ammortamento".

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E ancora occorre  "specificare la composizione della voce componente il Patrimonio Netto, “Utile (Perdite) portati a nuovo” per le differenze riconducibili alle movimentazioni operate; spiegare le discordanze riscontrate sul costo del personale registrato rispetto a quanto esposto nella tabella “B” rilevazione risparmi e le altre voci di costo esposte nella tabella 14 di cui al Conto Annuale relative alle collaborazioni coordinate e continuative, per come rilevato nelle premesse; inoltre, ai fini dell’affidabilità del controllo interno, si richiede al Collegio Sindacale di voler verificare l’esistenza della procedura volta a garantire la correlabilità tra contributo in conto
capitale e cespite nonché, di asseverare la regolarità contabile delle scritture di rettifica operate dall’Azienda, nel rispetto dei principi contabili richiamati nelle premesse".

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