Il pusher degli studenti ai domiciliari

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  25 maggio 2019 16:11

Nel pomeriggio di ieri un equipaggio dell’Ufficio Prevenzione Generale ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di un ventenne catanzarese, in aggravamento della misura dell’obbligo di dimora, già in atto.

Il giovane era stato tratto in arresto da personale della Volante lo scorso 6 aprile per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

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In particolare, nel parco “Villa Pepe” nel centro cittadino, gli Agenti avevano notato la presenza di un giovane insieme ad un gruppo di studenti in attesa di recarsi nelle vicine scuole.

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Alla vista dei poliziotti il ragazzo aveva cercato di dileguarsi ma era stato immediatamente bloccato ed identificato in Davide Nisticò, catanzarese, classe 1999.

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A pochi metri dal luogo del controllo, gli Agenti avevano rinvenuto in terra un involto in plastica, originariamente destinato a contenere dei fazzolettini di carta, contenente n. 8 involucri confezionati in cellophane termosaldato contenenti sostanza stupefacente del tipo Marijuana del peso complessivo di grammi 12,70, come successivamente accertato da personale del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica.

 

Per quanto constatato e in funzione delle dichiarazioni di N.D. che riferiva di non andare più a scuola da diverso tempo, lo stesso veniva sottoposto a perquisizione personale con esito negativo mentre la perquisizione nell’abitazione del giovane portava al rinvenimento di ulteriori 100 grammi circa di marijuana, contenuta in diversi involucri.

Tratto in arresto, all’esito dell’udienza di convalida ad di N. D. fu imposta la Misura Cautelare dell’obbligo di dimora (con divieto di uscire dalla propria abitazione nella fascia oraria notturna).

Invece i successivi controlli eseguiti da equipaggi della Volante, finalizzati ad accertare la corretta esecuzione della misura, hanno consentito di accertare una pluralità di violazioni, puntualmente segnalate all’A.G. che, rilevata l’insensibilità del soggetto agli obblighi imposti da quella misura cautelare, ha disposto l’aggravamento della misura stessa, disponendo gli arresti domiciliari.

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