"Secondo me non è una buona scelta. Noi abbiamo fatto il nostro dovere. Io sono prima un professore universitario e medico e secondo me le cose si devono fare in maniera adeguata. Non possiamo formare dei medici non all’altezza. I settori scientifico-disciplinari di medicina sono 50, vanno da MED1 a MED50. Averli tutti non è facile. Catanzaro ha una storia di 45 anni di medicina. Io ci penserei per evitare di fare qualcosa che domani non servirà a nessuno. Noi abbiamo studenti che vengono da tutte le regioni d’Italia e dobbiamo far vedere che siamo in grado di formarli e fare medicina di un certo livello. Poi ognuno fa le sue scelte". Così il rettore dell'Umg di Catanzaro Giovambattista De Sarro, a margine di un evento al Politeama, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano dell'ipotesi di una seconda di facoltà di medicina a Cosenza.
Sulle stilettate del presidente Occhiuto all'ateneo catanzarese di non fornire assistenza, il rettore ha risposto: "L’assistenza noi l’abbiamo sempre fatta, nell’emergenza siamo sempre intervenuti però se non abbiamo aiuti non possiamo fare il turnover perché chi va in pensione non viene rimpiazzato, certo non possiamo fare quello che ci viene chiesto. Dai dati Agenas che arrivano dimostriamo che siamo in continua cresciuta. Se così non fosse non potremmo avere una scuola di specializzazione come sta accadendo. Tutto il sistema sta lavorando bene". Anzi, ha rilancio con una richiesta: "Dateci la possibilità di adeguare le nostre attrezzature che furono comprate da Salvatore Venuta e quindi hanno ben 16 anni e naturalmente è difficile rinnovare tutto il parco".
Sull'integrazione dei due ospedali ha aggiunto: "Non abbiamo delle rivalità, ognuno deve fare il suo mestiere. La medicina è cresciuta e ognuno è specialista di una piccola parte della medicina. Il tuttologo non esiste più". Infine un'altra frecciata a Occhiuto sul numero dei contratti aggiuntivi finanziati che sono 4: "Andate a vedere su internet le altre regioni", ha detto il rettore.
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