Il ritorno di Amalia Grè: talento ed eleganza nella V edizione di “A farla amare comincia tu”

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images Il ritorno di Amalia Grè: talento ed eleganza nella V edizione di “A farla amare comincia tu”

  21 dicembre 2024 12:47

di VITTORIO PIO

La prima serata della quinta edizione di “A farla amare comincia tu”, porta una buona notizia per l'espressione più elegante della musica, ovvero il rientro ai massimi livelli di Amalia Grè, un gioiello di introspezione e sensibilità che avrebbe meritato ben altra carriera, dopo quel momento di auge di qualche anno fa che le valse anche un passaggio a Sanremo per consensi pressocchè unanimi. Palco dove è poi ritornata in coppia con Mario Biondi. Innamorata da sempre del Jazz, la Grè non appartiene però a nessuna categoria predefinita: sostanzialmente canta ed interpreta la sua anima, con un mood melanconico, dove non è arduo riconoscere quel quid in più di sensibilità che appartiene a pochi. Nello scenario altamente suggestivo dell'oratorio del Carmine, Amalia ha scelto primariamente le canzoni che l'hanno accompagnata nella sua formazione e che le conferiscono sempre un senso di familiarità e sicurezza: dal Joe Cocker di “You Are So Beautiful”, agli Earth Wind & Fire di “After The  Love Has Gone”, passando per Carole King e James Taylor (You've Got a Friend”) ed Henry Mancini , con una elegantissima versione di quella “Moon River”, consegnata alla leggenda dalla grazia di Audrey Hepburn) oltre alla Mina di "Sogno" in un testo portoghese tradotto efficacemente da Cristiano Malgioglio. Un autentico ristoro per occhi e cuore, per la musicalissima cantante di origine pugliese, che ha ormai raggiunto la piena maturità dei suoi mezzi espressivi.

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Supportata al meglio delle possibilità offerte dalla particolarità del luogo, da parte del tastierista Luciano Zanoni, che certamente con un pianoforte sarebbe stato ancora più efficace, Amalia si è mossa con un grande senso interpretativo, cercando di conferire con il giusto feeling la delicata personalità che la contraddistingue ai brani scelti, le cover intanto, scelte nel repertorio delle cosiddette “torch-song”, ovvero quei brani che strizzano l'anima, ma anche nei suoi brani più lucenti, come la tenera ballad “Amami per sempre”, o quel piccolo miracolo che ogni volta costituisce l'ascolto di “Io cammino di notte da sola”, il brano che di fatto l'impose all'attenzione generale ormai più di 20 anni fa, capace di  farle esplorare ancora il profondo del suo animo, all'interno di una "vita d'artista" certamente appassionante per quanto densa di bivi e situazioni non facili da gestire, che adesso però le potrebbero conferire orizzonti più solidi e continui. Con l'aiuto del tempo clemente, la rassegna prosegue nel pomeriggio di oggi su Corso Mazzini con un Dj set a cura di Fabio Nirta.

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