Il saluto della dirigente del Comprensivo 'Catanzaro Nord-Est Manzoni', Bruno: "Ecco la scuola che vogliamo"

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Foto d'archivio
  22 settembre 2022 17:50

  A partire dall’anno scolastico 2022-2023 mi pregio di ricoprire l’incarico di Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Catanzaro Nord-Est Manzoni, ringraziando del mandato conferitomi il Direttore Generale per la Calabria, Dott.ssa Antonella Iunti. Desidero porgere il mio più caloroso saluto all’intera Comunità che fin da subito mi ha accolta con cordialità ed entusiasmo, il Collegio dei Docenti che mi ha fatto sentire parte integrante dell’organo collegiale e mi è stato accanto con supporto emotivo e piena disponibilità a collaborare. Saluto il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, il personale amministrativo, i collaboratori scolastici, le famiglie e i nostri cari alunni, che abbraccio tutti di cuore. Saluto il Sindaco della città di Catanzaro, il Signor Presidente del Consiglio di Istituto e tutti i suoi componenti, i Dirigenti Scolastici di tutte le realtà scolastiche, i Signori Parroci, i Signori Presidenti delle Associazioni che operano nel territorio, le Organizzazioni Sindacali, il mondo del volontariato e tutti gli attori del territorio. Rivolgo un cordiale saluto alla Dirigente Scolastica uscente, Dott.ssa Mottola Flora Alba.

Mi propongo di svolgere il delicato compito animata dal senso di appartenenza all’Amministrazione Pubblica e dai principi di correttezza, buona fede, impegno e responsabilità, nonché dai principi di relazione educativa, di ascolto, di cura che devono essere incarnati in chi come la sottoscritta deve svolgere anche un mandato educativo e formativo a servizio della realtà scolastica e sociale. La scuola che vogliamo e che intendo costruire durante il mio mandato deve essere un “presidio di legalità, aperta al territorio, laboratorio permanente di istruzione e di formazione, istituzione che orienta al rispetto delle regole e che fa dell’inclusione un progetto da accogliere, da condividere e da incrementare. Il mio impegno sarà quello di capitalizzare quanto è stato fatto fino ad oggi, nell’ottica della crescita e del miglioramento continuo, sicura che ci metteremo sempre in una posizione di ascolto e di cura nei confronti dell’altro. In questa breve riflessione non posso non ricordare gli ultimi due anni trascorsi, in cui la scuola tutta con operatori, famiglie e sanità si è trovata di fronte “all’imprevisto” e a dover inventare nuovi modi di fare didattica.

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I due anni di pandemia, l’emergenza e la fatica di inventare soluzioni inedite per mantenere attivo un servizio irrinunciabile per gli alunni e le famiglie, ci hanno reso consapevoli che siamo cambiati, che il sistema scolastico che conoscevamo non può più esistere come se nulla fosse accaduto, che abbiamo conosciuto molte cose che non conoscevamo, messo in atto percorsi a cui non avevamo pensato e che abbiamo potuto osservare gli alunni da punti di vista diversi.

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E allora le domande che ci dobbiamo porre sono: “Cosa abbiamo imparato? A fronte delle difficoltà che il sistema di valutazione ci segnala, cosa possiamo fare per rendere il nostro lavoro più efficace? Come garantire agli alunni una scuola che li aiuti davvero a crescere, a socializzare e a imparare il mestiere di cittadini consapevoli?”. È evidente che una revisione di strumenti, metodi e contenuti sia necessaria, soprattutto, per mettere a sistema le buone pratiche sperimentate; quelle pratiche che hanno prodotto esiti migliori e che hanno consentito di verificare che la rottura dello schema tradizionale cattedra-banco può aprire le porte a una didattica laboratoriale capace di suscitare interesse, impegno e curiosità. Abbiamo anche, in modo ampio e diffuso, utilizzato strumenti tecnologici avanzati, usato piattaforme per la formazione a distanza e avuto modo di apprezzarne vantaggi e svantaggi, consapevoli che senza l’apporto di questi strumenti la comunicazione con gli alunni e con le famiglie sarebbe stata interrotta.

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Abbiamo anche capito che nessuno strumento è buono in sé, ma che ciascuno può essere adattato ai bisogni diversi dei singoli alunni e che la risposta a questi bisogni non può che essere personalizzata. Abbiamo anche imparato a valutare impegno, creatività, capacità di soluzione di problemi, prontezza di intervento, curiosità e solidarietà, competenze molto più “ricche” delle conoscenze rilevate tante volte in tante prove di verifica in classe: si è così delineata una strada nuova, ancora in parte da esplorare, ma che ci potrà permettere di definire meglio percorsi personalizzati e motivanti fondati sulla responsabilità e sull’autovalutazione.

Sicuramente il periodo pandemico, accanto alle innumerevoli difficoltà che ci ha posto dinnanzi ha ribadito a tutti noi che la scuola è un servizio essenziale per la società in quanto anche supporto alle famiglie e all’economia del paese e che la sua funzione oggi va molto al di là di quella tradizionale di istruzione e di trasmissione dei saperi. Nel percorrere la strada della ricostruzione confido nell’impegno delle famiglie a cui chiedo una comunione di intenti formativi e una fattiva collaborazione, da tradursi in atteggiamenti, comportamenti e modi di agire. Sarò pronta ad ascoltare le esigenze di tutti, seppure non sempre avrò una soluzione condivisa da tutti. Anche i miei no saranno sempre motivati e a favore e a tutela degli interessi degli alunni a me affidati. Ai docenti e al personale dell’Istituto chiedo un impegno costante, confidando nell’impegno e nella responsabilità di ciascuno.

A loro auguro di approcciarsi a questo lavoro con entusiasmo, passione motivazione, aspetti questi che pur non configurati come competenze professionali sono a mio avviso “le condizioni essenziali”” che ci proiettano verso una scuola inclusiva, innovativa e amorevole. Mi aspetto da tutti voi quello che mi aspetto anche da me stessa: “la cura degli altri e la cura di noi stessi”. Un buon anno scolastico a tutti!

La Dirigente Scolastica dell'Istituto Comprensivo Catanzaro Nord-Est Manzoni 
Dott.ssa Giovanna Bruno

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