di PAOLO CRISTOFARO
Un'istituzione antica ed attuale. Un luogo di formazione di prim'ordine non solo da punto di vista culturale, ma anche e soprattutto spirituale. Un simbolo nel quale storia, tradizione, cultura, arte e valori dell'occidente si fondono insieme. Uno scrigno di valori intellettuali, ma soprattutto umani. Fondato nel 1567, sotto l'episcopato di Ascanio Geraldini, in ottemperanza al contenuto del decreto Cum adulescentium aetas il Seminario Diocesano di Catanzaro - protagonista di un importante lavoro di ricerca, condotto dall'arcivescovo emerito, Monsignor Antonio Cantisani e dal rettore, Don Luciano Palombo - rimane, dopo secoli, centro di formazione intramontabile per la formazione di presbiteri: la casa dove nascono - culturalmente e spiritualmente - i pastori del popolo di Dio.
Si intitola "Il Seminario Diocesano di Catanzaro. Dal 1567 ad oggi" (La Rondine), il volume pubblicato da Monsignor Cantisani e Don Luciano Palombo, con la prefazione dell'arcivescovo Monsignor Vincenzo Bertolone. Il saggio di natura storica, oltre a ricostruire le vicende del seminario diocesano, non di rado si sofferma sugli avvenimenti generali che hanno interessato la storia della Chiesa dal Concilio di Trento ai giorni nostri, facendo emergere come la formazione dei giovani aspiranti al sacerdozio ha da sempre riflettuto le linee guida del Magistero dei papi e dei vescovi che si sono susseguiti alla guida della Chiesa diocesana. Non mancano infatti costanti richiami ai documenti della Chiesa, oltre che una cronaca, a volte minuziosa, degli eventi che hanno interessato il cammino formativo di generazioni di ragazzi.
Il 20 settembre 1980 giunse a Catanzaro Monsignor Antonio Cantisani che, già nel primo piano pastorale, collocava il binomio “vocazioni-seminario” nei principali ambiti della vita ecclesiale. Il nuovo Pastore costituì il Consiglio del seminario come coinvolgimento della diocesi alla corresponsabilità educativa. Nel 1985 avvenne con gradualità la fusione dei due seminari di Catanzaro e Squillace: i seminaristi del liceo si trasferirono dalla sede del SS. Salvatore a quella di piazza Duomo, dove tuttora risiedono. A Don Screnci, nominato economo generale della CEI, si susseguirono diversi rettori: don Antonio Varano, don Gesualdo De Luca, mons. Domenico Lorenti, don Mimmo Battaglia - oggi vescovo - Don Mario Spinocchio e, infine, don Luciano Palombo, a cui toccò il compito di accompagnare la comunità verso il Duemila, continuando a zelare l’opera educativa anche con Mons. Antonio Ciliberti, giunto a Catanzaro nel 2003.
La fiducia al rettore venne accordata ancora da Monsignor Vincenzo Bertolone, dal 2011 arcivescovo metropolita, sotto il cui episcopato la comunità continua a crescere, sperando di formare, in obbedienza al Magistero universale e particolare, tanti giovani al sacerdozio ordinato. Sotto l’egida di don Luciano Palombo 20 seminaristi dell’arcidiocesi di Catanzaro hanno raggiunto la meta del sacerdozio; di questi 6 negli ultimi 9 anni nel corso dell’episcopato di Mons. Bertolone, mentre altri 6 sono ancora in formazione. Ad essi si aggiungono 15 della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea e un certo numero delle diocesi di Locri-Gerace e Lamezia Terme.
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