Il mondo dei congressi e della convegnistica è in ginocchio. Questa la provocazione di Monica Minervini, titolare della Service Management srl del Catanzarese. La richiesta è la riapertura delle attività congressuali in presenza anche se con posti limitati. "Due mila euro di ristori non sono sufficienti, quando la mattina entro in azienda mi viene da piangere. La mia agenzia è provider per il Ministero della salute per l'organizzazione di congresso medici, ma da 14 mesi non lavoriamo più. Siamo invisibili e senza sostegno. I dipendenti sono in cassa integrazione, che arriva a singhiozzo. Sono arrabbiata con lo Stato".
"Siamo arriva al punto di non ritorno ed ho paura di fallire e dover chiudere come molte attività. Non intendo pagare le tasse se si continua cosi. Perché lo Stato non ci fa aprire con dei microcosmi medici visto che questi sono vaccinati", aggiunge Minervini. "Siamo completamente invisibili e sono delusa dalla classe politica nazionale e regionale", conclude.
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