"Apprendiamo che Tonino Trifoli, nuovo sindaco di Riace, ha fatto rimuovere il cartello in ricordo di Peppino Impastato che si trovava proprio sotto l’insegna “Riace, paese dell’accoglienza”, anche questa tolta alcuni giorni fa e sostituita con una dedicata ai Santi Martiri Cosma (ribattezzato “Cosimo” dalla nuova giunta) e Damiano".
Come Casa Memoria, Associazione Peppino Impastato e Centro Impastato riteniamo molto grave quanto avvenuto ed esigiamo dall’Amministrazione di Riace delle risposte chiare che spieghino a tutto il Paese i motivi di questa scelta.
"Proprio in questi mesi ed anche negli ultimi giorni la figura di Peppino ha subito atti vandalici da parte di ignoti che cercano di cancellarne la storia e l’esempio: targhe e luoghi di memoria intitolati a Peppino e Felicia Impastato sono stati devastati; abbiamo ritenuto queste azioni delle vere intimidazioni e oltraggi alla memoria.
Quello di Riace ci sembra una sorta di “vandalismo istituzionale” di cui non comprendiamo il motivo.
Riteniamo che la nuova giunta a maggioranza leghista stia cercando di portare avanti un tentativo di rimozione di tutto ciò che di positivo era stato fatto a Riace dall’amministrazione guidata da Mimmo Lucano, cancellando i valori di accoglienza e solidarietà, come se fossero da criminalizzare e annullare.
Abbiamo dato e continuiamo a dare la nostra solidarietà a Mimmo Lucano che in tanti anni ha intrapreso un percorso importantissimo, non solo in relazione al tema dei migranti, creando un modello accoglienza diffusa, ma contribuendo anche a valorizzare il territorio tramite un impegno di fuoriuscita dalle logiche mafiose, introducendo nuove forme di intervento nella gestione dei rifiuti e delle acque".
"Usare la figura di Peppino, in questo caso censurandola- continuano le associazioni- per lotte politiche personali è un gesto che non ci sembra corretto, perché Peppino rappresenta un simbolo collettivo di impegno sociale di lotta alla mafia e all’oppressione, è un esempio per tantissimi giovani di tutta Italia e non solo, un ragazzo che nato in una famiglia mafiosa ha speso la propria esistenza nel contrasto alla mafia e che per questo è stato ucciso brutalmente.
Cancellare l’immagine di Peppino significa offendere la memoria storica non solo di Peppino, ma anche di tutte le vittime di mafia che sono morte per una società libera dalla mafia. I nostri valori sono quelli di solidarietà, libertà e antimafia, ci chiediamo su quali valori la nuova giunta di Riace fondi il proprio consenso".
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