Il sindaco Macrì: "Nella mia Tropea il decoro prima di tutto"

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images Il sindaco Macrì: "Nella mia Tropea il decoro prima di tutto"
Giovanni Macrì sindaco di Tropea
  24 luglio 2019 13:07

 di TERESA ALOI

La chiamano la Costa degli Dei. E non potrebbe essere altrimenti considerata  la bellezza del litorale -  oltre 50 chilometri -  fatto di spiagge bianche interrotte  da rocce frastagliate  che creano  piccole calette raggiungibili solo a piedi o in barca. Ed è in questo panorama che Tropea  riveste un ruolo importantissimo, che la rende una località di elevata vocazione turistica a livello internazionale, tanto da meritare la dicitura "Perla del Tirreno", per la sua bellezza paesaggistica. 

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Camminare tra le viuzze che guardano al mare dai mille blu, celesti che virano al verde, tra le botteghe che fanno dell’artigianato il fiore all’occhiello, a torso nudo, sarebbe un’offesa non da poco. In quest’ottica, e in nessuna altra, andrebbe letta l’ordinanza del sindaco, Giovanni Macrì, che ha vietato con tanto di ordinanza  di “circolare o sostare a torso nudo” o in “costume da bagno”. Eccezion  fatta per la zona marina (LEGGI LA NOTIZIA).  

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Da dove nasce questa rigidità? “Non la trovo  affatto una rigidità - spiega il primo cittadino – ma una cosa normale. A Milano, davanti al Duomo, chi si sognerebbe di andarci  a torso nudo?”. Il paragone farebbe fatica a  reggere e allora il sindaco incalza.  “In diverse località, ad esempio Riccione,  Margherita di Savoia,  sono state emesse ordinanze simili.  La disposizione si applica nel centro cittadino e la  trovo una cosa normale. Anzi, mi meraviglio che altri Comuni non l’abbiamo emessa”.

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Ammette  che avrebbe  voluto essere il precursore del "decoro turistico", una sorta di sindaco “apri pista”,  ma non è così.   “A Capri   è vietato passeggiare con gli zoccoli,  in altri  comuni in canottiera”. Perché alla fine  “stiamo cercando - incalza - di dare un’immagine diversa  della nostra bella Tropea, certi tipi di comportamenti, non consoni alla realtà che vogliamo costruire, cerchiamo di censurarli”.

E poi la chicca: A Tropea,  agli inizi degli anni ’80, l’allora sindaco Peppino Romano emise un’ordinanza che si può riassumere più o meno così: “E’ severamente vietato il topless in spiaggia, tranne se il seno merita di essere mostrato”. Come dire, se non sei bella, avvenente, non mostrarti.  Perché, alla fine, è sempre una questione di decoro.  Oggi, a distanza di oltre 30 anni, l’ordinanza non è stata mai revocata,  nonostante, come spiega il sindaco Macrì, i provvedimenti abbiano una loro fine “fisiologica”. Altrimenti,  sì che la questione sarebbe discriminatoria.

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