Il sindaco prova a zittire l'aula: «Sono stato eletto per amministrare» (IN AGGIORNAMENTO)

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L'intervento del sindaco, Sergio Abramo
  25 luglio 2019 14:26

di ANTONELLA SCALZI

Due ore di assenza, poi il ritorno e un accenno di applauso che voleva innescare una nuova polemica e che invece è stato subito smorzato da un sindaco che non accetta che «in Consiglio si discuta soltanto di politica». Voleva stare sulla pratica e l'ha fatto perché - ha detto -«mi avete votato per amministrare, non per parlare di politica». Da qui i temi: servizi, depuratore con negli occhi di già la prossima «progettazione che sarà a carico, al cento per cento della Regione». E poi parcheggi, concorsi, cultura, Agenda Urbana e quell'inevitabile mix con le attività dellaProvincia che guida. «Sono stanco di parlare di politica, sulle elezioni regionali decidano i partiti perché io rispondo alla città».  

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E se di politica si vuole parlare lo si faccia, Abramo non si sottrae e rilancia: «Si convochi un Consiglio comunale ad hoc». Da qui la precisazione del presidente del Consiglio comunale che ha rivelato come la decisione di consentire divagazioni politiche durante la discussione del primo punto all'ordine del giorno. 

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Poi gli emendamenti riguardanti l'efficientamento energetico da portare avanti sia per il PalaGreco sia sul PalaCorvo, ma la tregua è durata poco. Sergio Costanzo è tornato all'attacco quando però in aula il sindaco non c'era già più. E al momento del voto del bilancio di previsione nel mirino è finita anche la segretaria Vincenzina Sica. Ma Costanzo ne ha avuto per tutti. Senza sconti si è spinto addirittura a fare una cronistoria politica "piccata" e sfociata nel gossip. «Il sindaco scappa dal confronto»: questo il monito targato Nicola Fiorita che, in qualche modo, ha provato a rimescolare le carte infrangendo ogni certezza targata Sergio Abramo e accusandolo: «Questa città è ostaggio delle sue ambizioni».  

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