di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
Il Catanzaro cambia rapidamente pelle dopo l’addio inaspettato (?) di Vivarini e Magalini inchiodati ancora qui e il mancato rinnovo di Foresti.
Il primo ad arrivare è il direttore generale, Paolo Morganti, con un profilo manageriale molto diverso da quello del suo predecessore.
Morganti viene dalla Juve dove ha ricoperto il ruolo di Football department organization manager, occupandosi della gestione organizzativa delle attività “Area football” e, tra l’altro, della direzione dei centri sportivi Continassa e Vinovo e della scuola Juventus.
Chiara scelta di campo del sodalizio giallorosso che pesca nel giro della vecchia signora grazie alle conoscenze maturate negli anni e punta tutto sul vivaio e sul settore giovanile nell’ottica di un calcio sostenibile che bada principalmente ai bilanci e al mantenimento della categoria.
Parallelamente, si procede con la realizzazione di nuovi campi di calcio e l’idea di un vero e proprio centro sportivo che diventerà la casa del Catanzaro del futuro.
Sullo sfondo la questione stadio che tanto agita e solletica le fantasie di tutti, proprietà inclusa, che rilancia il desiderio di un nuovo impianto altrove.
Un cambio di rotta improvviso che in verità non si aspettava quasi nessuno dopo l’adrenalina play-off e il sogno promozione che fa capire in fretta che tipo di calcio sta provando a impostare la famiglia Noto.
La Serie A è un bel sogno, ma difficilmente praticabile se non con esborsi economici fuori budget che la proprietà non intende affrontare e quindi è inutile pensarci ora. Questo è il senso della storia che i tifosi con grande fatica devono metabolizzare in fretta.
Il bellissimo Catanzaro di Vivarini è solo un lontano ricordo. Si riparte praticamente da zero con una nuova dirigenza e un nuovo allenatore, ma soprattutto con nuove idee. È rivoluzione totale.
Primo obiettivo: il mantenimento della categoria, “già un lusso” secondo Noto che lo ribadisce a più riprese.
Prossime mosse da compiere dunque saranno il ds e l’allenatore. Solo quando queste due caselle saranno coperte si andrà a definire il nuovo progetto tecnico e quindi i calciatori che ne faranno parte. Ma è chiaro che peserà sempre più nelle scelte la presenza del dg Morganti e il modello Juve dal quale proviene.
Sul fronte ds, Romairone e Polito sono in pole position ma tutto è al vaglio della società che sta valutando le alternative.
Il nuovo dg è già al fianco del presidente Noto e insieme hanno preso parte al convengo sugli stadi organizzato questo pomeriggio dall’Ordine degli architetti di Catanzaro alla Casa delle Culture e certamente indicherà la strada al presidente che ha deciso di tagliare col passato e iniziare un nuovo percorso.
Per la panchina Aquilani? Molto gradito alla piazza perché ricorda Vivarini e la sua filosofia di gioco ma a questo punto di quale continuità parliamo?
Le prossime ore saranno decisive per capire meglio che cosa sarà salvato del Catanzaro dei record!
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