di SERGIO DRAGONE
“Sergio, ma tu chi vedresti bene nel ruolo della Bergman? «A me non dispiacerebbe la Gerini, e` brava, bionda e un po’ acqua e sapone come Ingrid”. Mario Foglietti ogni tanto tirava fuori dal cassetto il suo progetto, meglio sarebbe chiamarlo il suo sogno, un film incentrato sulla “giornata particolare” di Roberto Rossellini e Ingrid Bergman a Catanzaro, nella primavera del 1949, lungo la rotta verso Stromboli».
“Si, Mario – gli rispondevo – ma tu i soldi li hai trovati? Un film del genere costerebbe un botto. La Gerini andrebbe bene, ma prenderei in considerazione anche Margherita Buy o Nancy Brilli. Ma serve un produttore che ci creda e sganci un po’ di quattrini”. E allora allargava le braccia, un po’ scoraggiato.
Il film sulla “fuga” dei due celebri amanti del cinema e` stato il tormento segreto di Foglietti, giornalista-regista-scrittore-uomo di teatro e televisione, che ha amato smisuratamente Catanzaro, pur avendo viaggiato per mezzo mondo. Ne aveva parlato, per primo, con Marcello Furriolo che piu` meno aveva avuto la stessa idea.
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