di CLAUDIA FISCILETTI
“Il Tango del Generale” è il titolo del nuovo singolo di Eronotte, il duo di ragazzi calabresi composto da David Lapenna e Felice Rizzi, che da oggi è disponibile su tutti i music store tra cui Youtube Première, e sulla piattaforma Spotify (CLICCA QUI).
Il covid-19 non è riuscito a fermare la musica che in questi giorni di quarantena forzata è diventata una via di fuga dalla monotonia giornaliera.
Un singolo, "Il Tango del Generale", che Eronotte aveva già anticipato in una precedente intervista per La Nuova Calabria (LEGGI QUI), in cui il testo è a cura di David Lapenna, mentre la voce e la musica sono di Felice Rizzi. Alle percussioni Fabrizio Lanzo e alle trombe Eugenio Pullano. Non solo, il progetto Eronotte coinvolge una serie di persone che hanno contribuito alla realizzazione della canzone, tra cui Pierpaolo Chiaravalloti (Graphic designer), Samuele Barbaro e Michele D'Amico (social media manager).
"Il Tango del Generale" spiegato con il messaggio inviato da Eronotte: "Cerca di palesare un dialogo personale, profondo, ove il protagonista è proprio il Generale stesso. A mutare v’è solo il ricordo della guerra, che ha in visione privata e privativa a tratti delirante, da lui percepita come verità assoluta e inconfutabile. La guerra prende le caratteristiche d’un amore idealizzato, una passione maniacale, essenziale alla stessa esistenza. Senza celarsi troppo, racconta l’idea di guerra come un chiaro segno di potere, tanto da innamorarsi delle vite altrui, ma solo in relazione a come esse possano cessare, secondo le sue volontà. Un dialogo quindi talmente profondo, tanto da sfiorare una presa di coscienza, un pentimento che in realtà non avviene, ma al contrario alimenta il suo godere. In tutta la composizione musicale e del testo, la figura del “Generale”, non è stata mai giudicata. Il generale ama la guerra, come un attore ama plausi, alla stessa stregua d’un soggetto che brama l’oggetto. Non è stata analizzata la guerra, come concetto sicuramente simbolo di egoismo umano, ma al contrario è stata indagata un comportamento qualunque d’un uomo che fin dal grembo, ha ascoltato con dolore la volontà di qualcuno, poi costretto a rincorrere quell’ideale, dimentica il male, vede la morte senza più lacrime da contemplare e con occhi corrotti, ne gioisce".
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