di SANDRO BENINCASA*
Le false dichiarazioni della Bruni a fini elettorali ci lascia veramente perplessi poiché il Tar non boccia l'apertura della caccia che avverrà regolarmente il primo settembre.
"Il tar con decreto sospende invece la caccia alle specie tortora e quaglia in attesa dell'udienza davanti alle parti interessate".
L'emergenza incendi non ha nulla a che vedere con il il decreto di sospensione, la legge 157/ 92 che regola le norme in caso di incendi boschivi prevede anche misure e comportamenti sulle attività dei cacciatori. Pertanto la candidata Bruni potrebbe informarsi meglio sui disagi continui che affrontano quotidianamente anche gli amanti della caccia che non possono essere considerati delle persone che non hanno a cuore il mondo ambientalista. Non si può accettare chi strumentalizza elettoralmente le attività dei cacciatori ( che ogni hanno per un tempo breve di attività venatoria versano un contributo di 500 euro tra Stato e Regione) simili dichiarazioni false e pretestuose non sono condivisibili.
I cacciatori sono una realtà in Calabria, sono circa 8.000 solo nelle Province di Catanzaro, Vibo e Crotone, e circa 32000 in Calabria, che vanno rispettati perché svolgono anche attività di controllo dei territori.
L'assessore regionale Gallo dica ciò che ha fatto per la tutela di questa bistrattata categoria altrimenti e' soltanto strumentalizzazione anche da parte sua.
Siamo disponibili ad un confronto serio e costruttivo, ma certamente a tutela dell'ambiente e soprattutto dei cacciatori stanchi di ricorsi continui e frequenti prese in giro da parte di politici che hanno utilizzato la categoria per i propri tornaconti elettorali.
Spero e ne sono convinto che questa categoria non si farà prendere più per i fondelli dalle solite facce di bronzo ma dia fiducia a nuove energie positive che potranno prendere a cuore la loro passione.
Un appello a tutti i cacciatori siamo disponibili ad incontrarvi per capire meglio le vostre ragioni ed aspettative per costruire assieme un nuovo percorso improntato sulla legalità e sulle stesse modalità di programmazione per apertura e chiusura della caccia come avviene nelle altre regioni nei modi e tempi stabiliti.
Bisogna evitare come puntualmente accade ogni anno in Calabria la pubblicazione pochi giorni prima dell'inizio delle attività .
I cacciatori hanno diritto ad un calendario venatorio non impugnabile in modo tale da poter decidere con tutta serenità se pagare o meno le tasse visto che pagano per un diritto che non gli deve essere più negato. Caro assessore Gallo nella passata stagione venatoria ridotta di due mesi a causa del covid, quale rimborso hanno avuto i cacciatori? Perché non avete perlomeno pensato di poter abolire per quest'anno la tassa regionale? Sicuramente la Bruni ci penserà bene a dichiarare strumentalmente ciò che non è veritiero e l'assessore ci racconterà ciò che ha fatto durante questa breve legislatura regionale. "Noi siamo pronti a dire basta alle falsità e alle bugie e a difendere i cacciatori". Non possono essere una categoria utile solo nei momenti elettorali. Adesso basta davvero !!!!
* Coordinamento Forum Associazioni calabresi
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