Il Tar inaugura l'anno giudiziario, Pennetti: "Servono magistrati per fare di più e meglio"

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  21 febbraio 2023 12:56

di FRANCESCO IULIANO

“Dobbiamo essere messi nella condizione di fare di più e meglio in tempi ancora più brevi. Questo è un Tar che conta su magistrati validissimi, su un foro che sollecita e stimola i magistrati a porsi problemi. Se vogliamo mantenere un trend  per cui l'utenza sia soddisfatta, dobbiamo avere qualche magistrato in più altrimenti questo lavoro diventa massacrante. C’è una pressione continua per definire giudizi che non necessariamente deve essere di antico radicamento. Anche un giudizio del 2020 ha la stessa priorità. Ormai il mondo corre veloce e non è più pensabile,  come una volta, che Il ricorso che arriva poi aspetti.  Il nostro obiettivo dovrà essere quello di dare a tutti i calabresi una giustizia amministrativa in tempo utile e di qualità, la  più elevata possibile. La quadratura del cerchio, in fondo, è questo rapporto tra qualità, quantità in relazione alle risorse disponibili”.

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Conclude così, il presidente del Tribunale amministrativo regionale della Calabria, Giancarlo Pennetti, l’incontro con la stampa che ha preceduto la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2023. Un’attività, quella del 2022, che ha definito ‘inserita in un quadro chiaroscurale’.

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“Una nave alla continua ricerca di una navigazione stabile che, quando sembra a portata di mano, viene modificata da qualche sopravvenuta criticità. Una nave che però, quali che siano i mari di volta in volta attraversati, non abbandonerà mai la sua rotta”.

I dati contenuti  nella relazione di fine anno, sono numeri importanti che fotografano l’attività del Tribunale con circa 1900 sentenze pubblicate (1890) su 1700 ricorsi pervenuti.

Tra le materie di giudizio, quelle che su altre hanno accentrato l’attenzione, oltre alla carenza di organico, sono stati quelli che riguardano i ricorsi in materia di appalti pubblici e concessioni di pubblici servizi, sanità, ambiente ed interdettiva antimafia, la misura preventiva  con la quale l’autorità prefettizia esprime un motivato giudizio in ordine al pericolo di infiltrazione mafiosa all’interno dell’impresa, interdicendole l’inizio o la prosecuzione di qualsivoglia rapporto con lAmministrazione  o l’ottenimento di qualsiasi sussidio, beneficio economico o sovvenzione.

La cerimonia è iniziata con un ricordo di Franco Frattini, che lo scorso anno aveva partecipato all’inaugurazione dell’anno giudiziario nella città capoluogo. “Una partecipazione - ha ricordato il presidente Pennetti - che non fu un atto solo formale ma una partecipazione piena è convinta”.

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