Il Tar Puglia dà ragione allo Snap: la Questura di Brindisi aveva negato l'accesso agli atti su presunte violazioni

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  23 novembre 2023 10:52

SNAP  mai avrebbe immaginato di dover ricorrere alle vie legali nei confronti del Ministero dell'Interno per rivendicare un diritto talmente ovvio che definiremmo scontato”. Lo scrive la segreteria spiegando che “  per qualcuno così scontato non era, visto che questa Organizzazione Sindacale, portatrice di interessi diffusi, in data 28 giugno 2023 si vedeva costretta a proporre ricorso al Tar di Lecce, in quanto l’ex Dirigente del Commissariato di P.S. di Ostuni (BR) aveva ritenuto, inspiegabilmente, di non concedere allo SNAP l’accesso agli atti ai sensi della 241/90. Tale accesso era finalizzato ad appurare la veridicità di diverse segnalazioni pervenute alla Segreteria Provinciale SNAP di Brindisi, per presunte violazioni al vigente A.N.Q in relazione all’applicazione degli orari di lavoro, all’equa distribuzione dei carichi di lavoro, all’osservanza dei principi di salubrità e protezione e sul rispetto di tutta la normativa di settore"

" Pertanto la Segreteria Provinciale SNAP   presentava, in data 09.04.2023, istanza di accesso agli atti e documenti amministrativi in possesso dell’Amministrazione al fine di verificare la reale situazione concernente le condizioni lavorative dei dipendenti in servizio al Commissariato di P.S. di Ostuni. L’istanza si rendeva altresì necessaria in considerazione della gravità delle ipotesi di violazione evidenziate le quali rendevano doveroso un puntuale esame della documentazione al fine di apprestare, nella maniera più celere e giusta possibile, le idonee misure di garanzia per i lavoratori"

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" La singolare risposta dell' ex Dirigente del Commissariato in questione ha lasciato basiti i nostri dirigenti sindacali che per buon senso e collaborazione con la nostra Amministrazione, per garantire sempre il buon andamento dell'Ufficio ed il rispettivo benessere del personale, hanno cercato di esplicare le motivazioni per cui l’ostensione di quei dati richiesti fosse un diritto legittimato dalle normative vigenti. Del resto la 241/90 è un caposaldo del diritto amministrativo ed è inconcepibile come un nostro dirigente non ne colga l'essenza. Per di più, considerando che la materia trattata sia di carattere provinciale, tale dirigente ha pensato bene di chiedere "consulenza" all'organo deputato alle controversie di carattere nazionale ovvero "Relazioni Sindacali". E qui, come suggerirebbe il gergo comune, viene il bello ! Questo perché l’Ufficio per le Relazioni Sindacali della Polizia di Stato, invece di palesare il grave errore del Dirigente nel pronunciare un eventuale atto di diniego nei confronti di una richiesta di accesso agli atti legittima, ha ben pensato di risponde con una "non risposta" degna di un famosissimo neologismo di un noto film fine anni '70, che per eleganza eviteremo di citare . Ancor di più si resta basiti per il mancato intervento del Questore di Brindisi in quanto, la Questura dal medesimo diretta, con nota prot. 0029925/2023, ha negato in toto l’accesso ai documenti oggetto dell’istanza"

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" Tale condotta avversa a questa Organizzazione Sindacale ma soprattutto ostile verso la legittimità di un diritto, non ci ha lasciato scelta perché un Vero Sindacato ha il dover di far valere i diritti dei propri iscritti e non può esimersi dall'adire le vie legali, anche contro quel Ministero che vede come un "Padre", come un istituzione che dovrebbe essere giusta ed infallibile. Per dovere di cronaca dobbiamo precisare che ovviamente il suddetto ricorso amministrativo è stato chiaramente vinto dallo SNAP ma ci è cara questa riflessione: qualora le spese del ricorso fossero state   sostenute dal Questore, dall’ex Dirigente del Commissariato o dai responsabili delle Relazioni Sindacali l'epilogo sarebbe stato identico? Ci chiediamo questo perché il nostro Sindacato per fa valere un diritto sacrosanto ha dovuto sostenere delle spese legali che non saranno mai compensate a causa dell'inadeguatezza dei dirigenti intervenuti in questa contesa, i quali hanno per giunta costretto l'Amministrazione ad un onere di natura finanziaria evitabilissimo oltre a generare nocumento verso il Ministero dell'Interno che dovrebbe rappresentare il Simbolo della legalità. Abbiamo quindi assistito, con enorme stupore e disappunto, alla “temerarietà” della Questura di Brindisi e dell’ex Dirigente il Commissariato di Ostuni. Profili comportamentali che questa Organizzazione Sindacale, congiuntamente al proprio team legale Parenti di Roma, sta valutando sotto ogni aspetto tra cui quello penale e del danno erariale. Rappresentiamo che questa Organizzazione Sindacale, a seguito dell’esame della documentazione che la Questura di Brindisi dovrà esibire entro 30 giorni dalla sentenza (allegata alla presente), si riserva la facoltà di adire la competente Autorità Giudiziaria per la difesa dei diritti dei colleghi. Lo SNAP, seppur vincente in questa assurda disputa, non può ritenersi del tutto appagato e, seguendo il tratto distintivo che lo caratterizza, porterà a termine questa ennesima battaglia sindacale nell’interesse della categoria difesa".

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