di VITTORIO PIO
Se volessimo riassumere le caratteristiche che animano le ricerca della associazione culturale-teatrale “Confine Incerto”, dovremmo evidenziare la trasversalità dell'approccio, la passione per la drammaturgia sensoriale, la stanzialità evolutiva all'interno di spazi non convenzionali, lo studio antropologico ed etnografico come tramite per la conoscenza tecnica ed interpretativa, la progettualità spesso temeraria, con la quale organizzare le proprie conoscenze per ricavarne struttura, forma e stile.
Nulla assume significato se posto al di fuori di un'idea che vuole realizzarsi in un progetto. Ciò che viene assunto e rielaborato secondo il proprio gusto, sensibilità e capacità, porta all'essere un artista originale. Una perfetta sintesi del perchè sono andate sold-out le repliche de “L'animale”, un testo di Roberto Alessandrini interpretato da Emanuela Bianchi presso il Microteatro di Soverato, un'esperienza adattata a questo luogo recuperato per un numero limitato di spettatori (un massimo di 10 a turno), che con la loro presenza abbandonano il ruolo tradizionalmente passivo di chi assiste ad uno spettacolo, per entrare invece in flusso intimo dettato dal testo e dalla vibrante interpretazione di Emanuela Bianchi, capace di suggerire un ascolto cosciente e personale per ognuno dei presenti, facilmente trasportati in un caleidoscopio di immagini, profumi e colori di un tempo in cui le storie di famiglia venivano raccontate nei pressi di un focolare.
L'originalità del linguaggio condiviso e sviluppato dalla Bianchi con lo stesso Alessandrini nell'allestimento della rappresentazione, dove ogni dettaglio in scena non è lasciato al caso, converge verso una sua estensione nel tempo vissuto di chi ascolta, che quasi dimentica di essere a teatro per entrare a fare parte della storia, realizzando così un esperienza il cui valore non deve essere necessariamente assoluto ma piuttosto dinamico: in primis il valore dell'incontro e della condivisione fra una platea di omogenei sconosciuti, che di fatto si riconoscono interagendo anche nei confronti degli inviti che la Bianchi rivolge loro di tanto in tanto. Gesti garbati sino alla riflessione finale, in cui fuori dall'ambiente in cui si è svolta la rappresentazione, ci si scambia una sensazione volontaria su ciò che si è appena vissuto. Per questo successo che ha premiato le prime repliche, è stato approntato un nuovo calendario di spettacoli che si svolgerà il prossimo w-e. Per info e prenotazioni, con possibile servizio anche di babysitteraggio chiamare o scrivere al 3274341668.
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