Il telefono: alleato della verità o nemico della privacy? L'arma più potente del nostro tempo

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Telefono
  17 settembre 2025 21:37

di CLAUDIA CONIDI RIDOLA*

Il telefono non è solo uno strumento di comodità: è spesso l’unico testimone disponibile nel momento in cui avviene un fatto illecito. Con un tap posso filmare un’aggressione, registrare una minaccia, inviare in tempo reale foto o video alle forze dell’ordine anche mantenendo l’anonimato: in casi critici questo comportamento può salvare una vita o interrompere un’aggressione prima che degeneri.

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Queste riprese in tempo reale carpiscono fatti che altrimenti resterebbero insondabili; diventano prove immediate della realtà degli eventi e possono smascherare menzogne, contraddizioni o versioni artefatte emerse in sede civile o penale. Proprio per questo valore probatorio lo smartphone è un’arma potentissima nelle mani del cittadino e dell’avvocato.
Va però ribadito il confine tra tutela e illegalità: la legge protegge la riservatezza e punisce intercettazioni e accessi non consentiti (v. Regolamento UE 2016/679 — GDPR — e d.lgs. n. 101/2018; artt. 615-ter, 617, 617-bis c.p.; art. 612-bis c.p. per lo stalking; art. 595 c.p. per la diffamazione). Sul piano civile opera anche il principio di responsabilità ex art. 2043 c.c. e le regole dell’onere probatorio e dell’ammissione delle prove.

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Per trasformare in modo sicuro una ripresa in prova definitiva è essenziale la perizia forense: un’estrazione tecnica che certifica integrità, metadati, timestamp e catena di custodia è ciò che “blind a” un fatto, rendendo la prova spendibile davanti all’autorità giudiziaria. Senza questa certificazione, la registrazione rischia di essere contestata come alterata o manipolata.

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In sintesi: il telefono può salvare, documentare e svelare la verità, ma solo con comportamenti corretti e con l’ausilio tecnico-legale adeguato la prova digitale raggiunge il suo massimo valore. Noi avvocati dobbiamo saper indicare entrambe le cose: come usare lo smartphone per tutelarsi e come assicurare, attraverso la perizia, che quel dato rappresenti la verità processuale.

*Avvocato

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