Il titolare di un bar di Catanzaro scrive al suo socio (lo Stato): "Scoppierà la pandemia della disperazione, traditori di un popolo che va a testa alta"

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images Il titolare di un bar di Catanzaro scrive al suo socio (lo Stato): "Scoppierà la pandemia della disperazione, traditori di un popolo che va a testa alta"
Massimo Esposito, in occasione di un concorso a Palermo
  22 aprile 2020 14:53

di MASSIMO ESPOSITO*

Carissimo mio socio in affari (lo Stato, cioè politici) tu partecipi con una bella percentuale sulle nostre imprese e come tale in questo momento dovresti intervenire, ma, ovviamente, fra le vostre beghe "sinistra destra giallo verde etc", ci avete abbuffato le p... (vedi vocabolario calabrese).

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Capeciucci -  “mi riferisco al mio socio" - è finito il tempo che si cantava dai balconi,  è finito il tempo di fare pizza etc, non ci sono più soldi per andare avanti. Capitolo banche, dove sono questi maledetti aiuti, doveeeee... stanno tornando una marea di titoli a garanzia di merce mia venduta da tutte le imprese.

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Le sanzioni che state facendo non sono per educare il popolo italiano (perché noi italiani abbiamo ascoltato ed eseguito ogni tuo ordine), bensì per fare cassa. Non avete più un centesimo, vi siete mangiati tutto, quanto prima l’Italia va in default, sangue ognuno di noi non ne ha, SCOPPIERÀ la pandemia della disperazione, traditori di un popolo che va a testa alta.

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*titolare bar Foyer di Catanzaro

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