Il travaglio delle ostetriche in graduatoria del Pugliese. Prosegue la guerra fra poveri

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Il travaglio delle ostetriche in graduatoria del Pugliese. Prosegue la guerra fra poveri
Azienda Ospedaliera "Pugliese Ciaccio", Catanzaro
  12 luglio 2019 16:06

Le tensioni sulle assunzioni della sanità calabrese faticano ad essere sedate. Il blocco del turn over non è scattato, ma da qualche giorno è come se lo fosse. Come anticipato da lanuovacalabria.it (leggi qui) il commissario Saverio Cotticelli, venerdì scorso, ha intimato Asp e aziende ospedaliere a non andare avanti con le assunzioni a tempo indeterminato e con le procedure concorsuali in corso. Si attende l'esito del Tavolo dei ministeri vigilanti sul piano di rientro del prossimo 18 luglio. Così ritorna la "guerra dei poveri". I precari da una parte e gli idonei dei concorsi dall'altra. I primi vanno a casa se scorrono le graduatorie, la proroga dei tempi determinati, per converso, "blocca" l'accesso a chi ha vinto un concorso. Una tenaglia burocratica con queste caratteristiche si è creata con il concorso delle ostetriche del Pugliese.

L’azienda ospedaliera catanzarese partiva con un contingente di 15 persone a tempo determinato. A febbraio dell'anno scorso è stato indetto il concorso per 12 posti. A maggio di quest'anno arriva la graduatoria finale. Delle 12 ostetriche vincitrici, 9 sono quelle a tempo determinato (e 3 esterne). A conti fatti, 6 precarie sono rimaste fuori. Avrebbero dovuto concludere il proprio rapporto lavorativo alla fine di giugno. Tuttavia, dopo un accordo fra il commissario, sindacato e il dipartimento regionale, è arrivato l'ennesimo prolungamento fino a dicembre. In questo momento, le prime 12 della graduatoria lavorano, così come le 6 precarie prorogate. Le altre idonee al concorso invece sono ferme. Fra queste ultime c'è preoccupazione perché dall'azienda hanno lasciato intendere che non può essere superato il numero dei posti autorizzati con i precedenti decreti commissariali. E quindi, per il momento, non se parla. L'insofferenza è tangibile poiché le ostetriche in graduatoria temono che, alla nuova scadenza, le precarie saranno poi stabilizzate impedendo loro di essere assunte. Rispetto ad altre Asp e aziende ospedaliera la tensione nel Pugliese è più elevata perché è molto più alto il numero dei lavoratori a tempo determinato, più di un centinaio di lavoratori.  

Banner

g.r.

Banner

Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner