Il vecchio borgo di Soverato rivive nell'archeologia con gli esperti del settore al Teatro comunale

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images Il vecchio borgo di Soverato rivive nell'archeologia con gli esperti del settore al Teatro comunale
Alfredo Ruga, Paola Caruso, Elisa Nisticò
  24 luglio 2021 10:18

di ANDREA DAGGIANO

Il Teatro comunale di Soverato ha ospitato l' appuntamento del progetto “Transumanza. Medioevo e ruralità”, promosso dall’Associazione Eos sud con il sostegno della Regione Calabria. Convegno incentrato sul tema dell'antica città di Soverato: Suberatum.

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Il Soprintendente di archeologia belle arti e paesaggio per le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia, il dott. Alfredo Ruga apre il convegno: "Ringrazio tutti i presenti per essere qui oggi, in particolare la dott.ssa Paola Caruso e la dott.ssa Elisa Nisticò che si occuperanno rispettivamente della parte archeologica marina e di quella territoriale. - prosegue - Quando il comune di Soverato nel 96' decise di costruire la strada che porta verso l'ospedale, sono stati trovati molti reperti archeologici, scoprendo cosi un vasto mondo antico, molto importante per la Calabria sia dal punto di vista archeologico, sia per la valorizzazione del turismo".

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La dott.ssa Paola Caruso, Soprintendente di archeologia belle arti e paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone, parla di archeologia marina: " Grazie a tutti, credo che l'archeologia subacquea abbia il suo fascino, si occupa di indagare sui fondali marini se vi sono dei reperti importanti. Quando un reperto viene portato in superficie è importante il processo di desalificazione, altrimenti il ritrovamento di origine antica potrebbe rompersi e andare perduto. - conclude - È importante tutelare il patrimonio sommerso facendo segnalazioni alla Soprintendenza o alla Capitanerie di Porto, è un peccato se pescatori o chiunque venga da fuori, trova dei reperti sui fondali marini e poi li rivende al mercato nero, privando così il territorio delle ricchezze culturali".

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(Reperti ritrovati sui fondali marini di Soverato)
 
Elisa Nisticò , direttore dei Musei e parchi archeologici nazionali di Scolacium e dell'antica Kaulon, conclude parlando sul Borgo di Soverato vecchia: "Sono contenta di essere qui, a parlare di questo bellissimo Borgo di Soverato antica, la quale, i tantissimi materiali che abbiamo ritrovato sono conservati qui. Si può rilevare per questo borgo una caratteristica degli insediamenti fortificati del X secolo, la sua fondazione si può far risalire molto probabilmente all'età Bizantina, le prime notizie infatti riguardo al sito di Soverato sono contenute nel Brevion un importante documento per la ricostruzione della storia della Calabria bizantina. Per quanto riguarda la struttura della città nel punto più alto si trova la chiesa Matrice. Sono ancora visibili i resti delle abitazioni contadine, sviluppati perlopiù su un solo piano tranne il Palazzo Baronale, dimora dei numerosi feudatari, con una superficie di oltre 100 metri quadri, si sviluppava su due piani: quello inferiore destinato alla servitù e quello superiore, sede della nobiltà. Ciò che resta dell’antica cinta muraria, che abbracciava l’intero abitato e una torre d’avvistamento, che preannunciava gli attacchi dal mare".Purtroppo la storia di Soverato antica si ferma il 28 marzo del 1783, giorno in cui un devastante terremoto sconvolse la Calabria e distrusse interi paesi, tra cui Suberatum. Gli abitanti rimasti preferirono ricostruire il paese in un’altra area, che costituisce oggi Soverato Superiore.
(Ricostruzione di Soverato antica: Suberatum)
 
(Suberatum oggi)

Prossimo appuntamento il 25 luglio, alle ore 18.30, presso la Chiesa di Maria SS. Addolorata a Soverato superiore, con un interessante approfondimento su "Antonello Gagini"

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