Uno stralcio del verbale della riunione dello scorso 22 gennaio in cui torna in auge lo scontro fra Occhiuto e i ministeri che vigilano sul piano di rientro della sanità calabrese
19 aprile 2024 00:46di GABRIELE RUBINO
Se per l'esercizio 2022 si registra un avanzo di gestione condizionato dall'assenza di erogazione dei servizi (LEGGI QUI), nel 2023 sembra esserci stato un cambio di tendenza. E' quanto emerge dal verbale della riunione dello scorso 22 gennaio del tavolo dei ministeri vigilanti sul piano di rientro dal disavanzo della sanità calabrese. Nel 2023, infatti, sarebbe migliorata l'assistenza a 'costo' di peggiorare i conti.
LE STIME DEI CONTI DEL 2023. I MINISTERI SENZA BILANCI PREGRESSI E QUANTIFICAZIONE DEBITO NON UTILIZZABILI PRECEDENTI AVANZI- Partiamo da questi ultimi. Seconda la stima dei mesi scorsi (probabilmente aggiornata nella riunione di qualche giorno addietro), nel 2023 la sanità calabrese al terzo trimestre si attesterebbe a -107 milioni di euro che proiettato a fine anno equivarrebbe a - 143 milioni. Dopo il conferimento delle coperture (tasse e quota sociale) di 115,5 milioni, il risultato sarebbe un passivo di 27,5 milioni di euro. I ministeri, a questo punto, hanno ricordato alla struttura commissariale come nel programma operativo era previsto (al contrario) un avanzo di oltre 68 milioni di euro. C'è da precisare che la relazione dell’Advisor "stima una proiezione ponderata 2023 in disavanzo per circa 70 mln di euro che, dopo le coperture preordinate di 115,5 milioni di euro, si ridetermina in un risultato in avanzo per 46 milioni di euro". A questo punto arrivano le sferzate: "I Tavoli ricordano le cospicue risorse, anche di natura straordinaria, trasferite alla Regione Calabria che non sono state utilizzate nel corso dell’anno 2022 e che risultano tuttora in accantonamento a causa del ritardo nella realizzazione degli interventi ad esse correlati. Invitano pertanto nuovamente la struttura commissariale al corretto e completo utilizzo delle risorse a disposizione per l’erogazione delle prestazioni assistenziali. Ricordano l’indisponibilità dei gettiti derivanti dalle manovre fiscali -anche per la quota che risulta eccedente rispetto al fabbisogno di copertura della perdita del bilancio sanitario- fino a quando non sarà definitivamente quantificato lo stock del debito e non saranno approvati tutti i bilanci aziendali e consolidati, anche degli esercizi pregressi. In merito i Tavoli ricordano che, ai sensi della legislazione vigente, le valutazioni in ordine alla effettiva disponibilità delle manovre fiscali per una destinazione diversa dalla sanità sono di competenza dei Tavoli di monitoraggio e sono conseguenti alle valutazioni in sede di monitoraggio sull’andamento dei conti e del Piano di rientro". Se Occhiuto sull'autonomia differenziata dice 'no money no party', per i ministeri 'no debito pregresso e bilanci pregressi, no money'.
OCCHIUTO AI TECNICI: "NON RICONOSCETE I NOSTRI SFORZI". LORO: "FACCIAMO SOLO IL NOSTRO LAVORO"- Forse saranno servite le sfuriate pubbliche (e private) del presidente Occhiuto. Tanto è che nel verbale (rarissima occasione) dopo questo truculento passaggio viene riportato: "Il Commissario ad acta chiede di verbalizzare una sua dichiarazione (che si riporta nel presente verbale in sintesi, non essendo pervenuto il relativo testo): afferma che accoglie con soddisfazione l’individuazione da parte del Ministero della salute di segnali di miglioramento nell’erogazione dei LEA, mentre lamenta come da parte dei rappresentanti del MEF si mantenga un atteggiamento che non lascia spazio al riconoscimento degli sforzi che la gestione commissariale sta compiendo, considerato il grave stato in cui il Servizio sanitario regionale versava all’inizio dell’attuale gestione commissariale. Il coordinatore del Tavolo tecnico, rappresentante del MEF, respinge tale contestazione richiamando quanto già discusso nella riunione del 18 settembre 2023 circa la natura esclusivamente tecnica del monitoraggio dei conti e delle verifiche condotte dai Tavoli al cui interno vi è anche il MEF nel loro ambito e circa i conseguenti contenuti dei verbali di riunione che, per tutte le regioni in modo identico, riportano valutazioni sullo stato dei conti e sull’avanzamento dei piani di rientro, per le regioni interessate, evidenziando, in caso, eventuali criticità rispetto agli adempimenti attesi e dando prescrizioni, ma dando anche atto, quando intervengono, delle risoluzioni di questioni precedentemente oggetto di osservazione". Sintesi: Occhiuto fa la sua parte, ma i ministeri restano impassibili.
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