di CARLO MIGNOLLI
La Calabria ospiterà per la prima volta "Vinitaly and the City" in trasferta, dal 30 agosto al 1° settembre presso il Parco Archeologico di Sibari. Questa edizione itinerante del celebre salone internazionale del vino di Verona è dedicata ai wine-lover e mira a promuovere la cultura enologica e i vini italiani di alta qualità, valorizzando al contempo i territori di origine. L'iniziativa, realizzata grazie alla collaborazione tra la Regione Calabria e Veronafiere Spa, con il supporto dei Parchi archeologici di Crotone e Sibari, sarà organizzata dall'Arsac. Il Parco di Sibari, simbolo della civiltà magnogreca, è stato scelto come sede per il suo valore storico e culturale, legato da secoli alla tradizione vitivinicola del territorio.
L’evento è stato presentato alla stampa questa mattina presso la Cittadella regionale “Jole Santelli”. All’incontro, moderato dal giornalista Paolo Massobrio, hanno partecipato il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto; l’Assessore alle politiche agricole della Regione Calabria Gianluca Gallo; il Commissario Arsac Fulvia Caligiuri; il direttore del Parco Archeologico di Sibari Filippo Demma e l’Exhibition Manager di Vinitaly Gianni Bruno. Erano presenti anche il Presidente di Ferrovie della Calabria, Ernesto Ferraro, il direttore generale di Calabria Verde, Giuseppe Oliva, il commissario del Consorzio di Bonifica della Calabria, Giacomo Giovinazzo, e il sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso.
“Siamo molto orgogliosi di questo risultato. - afferma il presidente Occhiuto - Io personalmente, sono molto orgoglioso del lavoro svolto dall'assessore Gallo, perché ne parlammo al Vinitaly di Verona e siamo riusciti a trasformare questa idea in realtà. È un'occasione importante che segnala la Calabria come una regione all'avanguardia per la qualità delle sue cantine e per il lavoro svolto dall'assessorato all'agricoltura. È anche un'opportunità straordinaria per far conoscere i tesori della Calabria. Il fatto che l'evento si svolga in Calabria, a Sibari, dimostra l'intento di promuovere il territorio. D'altra parte, i vini sono un veicolo straordinario di promozione territoriale. Molte cantine sono il mezzo per far conoscere il luogo in cui si trovano. C'è quindi una stretta connessione tra i vini e il territorio. Ci fa piacere - conclude - che questa iniziativa si svolga proprio nel Parco Archeologico di Sibari, che rappresenta un tesoro forse troppo poco considerato, persino dai calabresi, negli anni passati”.
Per l’assessore Gallo “Era un grande desiderio che oggi si è concretizzato grazie al lavoro di tanti che si sono impegnati e stanno ancora lavorando duramente per la buona riuscita di una manifestazione che consideriamo l'evento principale dell'estate nel settore agroalimentare ed enogastronomico. Un evento importante perché, per la prima volta, Vinitaly esce da Verona e decide di venire in Calabria, una regione che non sempre è stata terra di primati, ma spesso è stata relegata agli ultimi posti. Questa volta, però, siamo i primi, e devo dire che anche loro, come avrete sentito nelle dichiarazioni, sono rimasti meravigliati e stupefatti da una Calabria performante, capace di organizzare eventi di questa portata. Vogliamo che ci sia orgoglio, consapevolezza delle nostre potenzialità, ambizione per la qualità ed è ciò che stiamo cercando di dimostrare ai calabresi, alle aziende calabresi, al settore vitivinicolo calabrese, che sosteniamo con grande determinazione nella sua complessità, senza primi né ultimi. E lo vogliamo dimostrare anche al di fuori del nostro territorio, in una Calabria che in questi anni ha cambiato passo grazie alla volontà del Presidente Occhiuto”.
“Sono circa 100 le presenze all'interno del Parco Archeologico di Sibari, - ha detto il Commissario Arsac Caligiuri - tra aziende produttrici di vino, distillati, rappresentanti dei consorzi e altre realtà legate al settore. Attorno a questo splendido scenario, già di per sé incantevole, abbiamo costruito un percorso che mette al centro i produttori di vino e distillati, circondati da tutto ciò che serve per dare loro maggiore visibilità. Accanto a quest'area di produzione, ci sarà anche un gruppo di chef che trasformerà le eccellenze dell'agroalimentare, le nostre materie prime più pregiate, in piatti che potremo degustare. Così come si degusterà il vino, si potranno gustare anche le nostre eccellenze culinarie. Nelle varie aree ci saranno incontri e momenti importanti con Masterclass e Talk. Abbiamo inoltre creato un'isola della biodiversità. All'interno di questa iniziativa, tra “Sguardi sulla biodiversità”, i pilastri fondamentali sono la storia, che giustifica la nostra presenza all'interno di questo Parco Archeologico, e la territorialità, perché la Calabria è una regione incantevole, ricca di natura, mare e montagne. Questo porta - conclude - anche a diverse tipologie di vini e uve, che saranno illustrate durante l'evento, evidenziando l'importanza della territorialità e della biodiversità”.
L'Arsac, in collaborazione con l'Assessorato regionale all'Agricoltura, ha dato vita a una manifestazione che unisce sapientemente sapori e storia, rendendola un evento imperdibile. Nello scenario del Parco Archeologico di Sibari, si alterneranno cinque “collettive” di spicco: Gambero Rosso, Le Donne del Vino, Radici del Sud, Pescara Abruzzo Wine, e Anteprima bio&dynamica & more Merano WineFestival 2024, insieme a numerose aziende del territorio del Prosecco.
“Siamo di fronte all'evoluzione di una parabola iniziata due anni fa con l'accordo di valorizzazione con il consorzio tutela vini DOP Terre Di Cosenza, che l'anno scorso ha visto un intero mese dedicato alla cultura del vino in Magna Graecia ed in particolare nella Sibaritide.
- commenta il Direttore dei Parchi archeologici di Crotone e Sibari, Filippo Demma - Sull'onda di quell'esperienza siamo stati ospiti nello stand regionale alla fiera veronese, caratterizzando culturalmente la presentazione delle produzioni regionali. Siamo onorati che il Presidente Occhiuto e l'Assessore Gallo abbiano deciso di proseguire in questa collaborazione. Coglieremo così l'occasione di estendere ulteriormente la notorietà del Parco, nel quale l'afflusso di visitatori è in crescita esponenziale da tre anni, ma soprattutto avremo modo di continuare la mission di diffusione presso il grande pubblico di contenuti culturali: l'iniziativa sarà accompagnata da aperture straordinarie notturne del museo, visite guidate, talk e iniziative che amplieranno la conoscenza del nostro Patrimonio presso il grande pubblico”.
A Vinitaly and the City Calabria parteciperanno anche due stand internazionali di rilievo: Wine Vision by Open Balkan, che presenterà vini provenienti da Macedonia, Albania e Serbia, e il Concours Mondial de Bruxelles, con cui la Calabria ha avviato una proficua collaborazione dal 2022. Questo rapporto continuerà fino al 2026, anno in cui la sessione rosè del Concours Mondial de Bruxelles si terrà a Cirò.
“Vinitaly and the City nasce nel 2013 a Verona per sottolineare, durante i giorni di Vinitaly, la demarcazione tra le attività business in fiera e le degustazioni per gli appassionati - conclude Gianni Bruno, Exhibition manager di Vinitaly -. E si è poi sviluppato come fuori salone di eccellenza dove il vino si fa anche portatore di valori quali cultura, sostenibilità e promozione delle economie dei territori in chiave di turismo slow. Non poteva, quindi, che essere la Regione Calabria ovvero uno dei principali protagonisti già di Vinitaly and the City a Verona, la prima a credere e investire con noi in tale evento fuori dai confini veronesi, organizzando la prima tappa in un palcoscenico davvero incredibile: Sibari e il suo parco archeologico”.
Le vere protagoniste dell'evento saranno le cantine calabresi, provenienti da ogni angolo della regione. Per i vini rossi, spiccano il Gaglioppo di Cirò, il Magliocco dolce delle Terre di Cosenza, il Magliocco canino delle zone di Lamezia Terme e Vibo Valentia, il Nerello della zona di Reggio Calabria e il Greco nero, presente in tutto il territorio. Per i bianchi, saranno rappresentati il Greco bianco, il Mantonico, il Pecorello, lo Zibibbo, la Guarnaccia bianca e la Malvasia.
IL PROGRAMMA
Il programma giornaliero di Vinitaly and the city - Calabria in wine, si svilupperà in tre diverse aree: Wine talk, Masterclass e Isola della biodiversità, dove si alterneranno ospiti ed esperti del settore.
Nella prima delle tre giornate, dopo l'inaugurazione, che si terrà alle ore 19, seguiranno una serie di appuntamenti. Si partirà subito con i Wine talk. "Le tre C: Cosenza Crotone Catanzaro", è il titolo del primo incontro, moderato dall'enologa e divulgatrice enogastromica, Sissi Baratella.
A seguire, ci sarà la Premiazione dei Wine Hunter condotta dal giornalista, Andrea Radic. A ricevere il premio saranno: Kathrin Alber, event manager Merano e Mario Coin, Wine Hunter Wine Festival.
La serata proseguirà con il racconto dei vini calabresi. Si partirà con il Gaglioppo e il Magliocco, a moderare il giornalista enogastronomico, Luciano Pignataro. In conclusione di serata, Sissi Baratella darà spazio alla Calabria del Sud con i vini e affini di Reggio Calabria.
In contemporanea, alle ore 17 nel Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide, spazio alle storie di produttori, territori e vitigni calabresi, a cura di Cristina Raffaele, Sensation Wine e Sommelier Fisar.
Programma ricco anche per le Masterclass del Vinitaly and the city - Calabria in wine. Si partirà nella prima serata con: "Da Lamezia alla Costa degli Dei: la rinascita dello Zibibbo calabrese e il Magliocco canino". Ospiti della serata saranno, Paolo Massobrio, giornalista e gastronomo e Francesca Oliverio, giornalista e sommelier. Il secondo seminario, curato da Ais Calabria, alla presenza del sommelier Cristian Maitan, vedrà come protagonisti i vini bianchi e rosa di Calabria. Nella seconda serata proseguirà anche il viaggio con il racconto dei vini calabresi. Nicola Campanile, presidente Radici del Sud, parlerà di Aglianico, Nerello e Nero di Troia.
All'interno del Parco archeologico di Sibari, è prevista anche una area denominata Isola della Biodiversità, dove, in contemporanea con gli altri incontri, si terranno dei laboratori, organizzati dall'Arsac, e presentazione di libri.
Il primo laboratorio sarà venerdì 31 agosto alle 20 e vedrà Fabio Petrillo e Marcello Bruno, entrambi divulgatori Arsac, proporre un'analisi sensoriale delle uve. Seguiranno tre presentazioni di libri: "Il Magliocco: un antico vitigno autoctono calabrese" con Maurizio Rodighiero, presidente Accademia del Magliocco, Giusy Ferraina, Direttore responsabile di Radio Food, Valentina Cozmuta, Sommelier (Wonder Women Wine). "Calici e Spicchi" sarà il secondo libro della serata, con Antonella Amodio, giornalista e Luciano Pignataro, giornalista enogastronomico.
La seconda giornata di sabato 31 agosto di Vinitaly and the city - Calabria in Wine, si aprirà sempre alle ore 19 con i Wine talk. Il primo con Sissi Baratella, dal titolo: “Calabria e i due mari: Costa dello Jonio”. Seguiranno “I bianchi che non ti aspetti secondo Luca Gardini” con Luca Gardini, The Wine Killer e “Le Vie en Rose” con Luca Grippo, sommelier e wine journalist e Michele Ruperto, sommelier Calabria Gourmet. Ultimo appuntamento vedrà Sissi Baratella moderare l'incontro “Calabria e i due mari: Costa del Tirreno”.
"Greco di Bianco e Mantonico, una straordinaria versatilità e la riscossa dei vitigni autoctoni della provincia di Reggio" sarà la Masterclass della prima serata con Paolo Massobrio, giornalista e gastronomo e Francesca Oliverio, giornalista e sommelier. Altra Masterclass sarà quella su vini e spumanti calabresi a cura di FIS Calabria con Giovanni Lai, docente Fondazione Italiana Sommelier. The Best of Wine Hunter Award Calabria, con Andrea Radic, sarà l'ultima Masterclass di sabato.
In contemporanea nell'Isola della biodiversità ci saranno altre tre presentazioni di libri." Zibibbo di Calabria: storie di uomini e di Donne" con Saveria Sesto, Referente regionale Città del Vino Calabria e Rachele Grandinetti, Vini Buoni d'Italia - Armonie di vino; "Il vino" storia e storie dalla Bibbia all'intelligenza artificiale" è il titolo del secondo libro, con Francesco Maria Spano, scrittore e Andrea Radic, giornalista. E come ultima presentazione della serata di sabato, "L'alberello enotrio" con Massimo Tigani Sava, giornalista.
La terza serata di domenica 1 settembre si aprirà, sempre alle 19, con il Wine talk: "Calabria e la sua anima bianca autoctona" con Sissi Baratella. La seconda Masterclass si occuperà dell'analisi acustica del perlage con Tommaso Caporale, Mister Bollicine Sparkling Sommelier. A chiudere il terzo e ultimo incontro sarà sempre Sissi Barratella con "Calabria e la sua anima autoctona rossa".
Le Masterclass dell'ultima giornata vedranno come protagonista anche l'olio. L'Elaioteca Regionale della Calabria ha organizzato il talk su "Olive e olio Evo di Calabria". Seguirà l'incontro: "I tesori di Calabria, viaggio nei nostri autoctoni" a cura di Fisar Calabria con Roberto Donadini, presidente nazionale Fisar. Nell'Isola della Biodiversità si terranno, anche nell'ultima serata, i laboratori sulle analisi sensoriali delle uve.
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