"Per quanto riguarda l’imbarcazione dei migranti affondata sulle coste catanzaresi questa volta il Sindaco, Nicola Fiorita, ha stupito tutti: non potendo dare la colpa alla vecchia amministrazione ha deciso di attribuirla all’Agenzia delle Dogane" ad affermarlo i Consiglieri comunali Eugenio Riccio, Marco Polimeni, Manuel Laudadio, Gianni Costa.
"Eppure avevamo ben informato e ufficialmente interrogato il primo cittadino già in data 27 settembre, dunque ben due mesi prima del semi affondamento di cui siamo stati tristemente spettatori, dei rischi che di lì a poco si sarebbero corsi in termini di impatto ambientale e fruibilità del porto. Anche perché - chiosano i consiglieri - è doveroso ricordare che la responsabilità dell’area del porto è notoriamente di competenza dell’Amministrazione comunale. Sarebbe stato dunque utile ormeggiare l’imbarcazione in un punto non esposto alle mareggiate e svuotarla immediatamente dalla nafta presente a bordo. Perché, ad esempio, al fine di metterla in sicurezza, non è stata attraccata al pontile comunale? Dove, tra l’altro, attualmente è possibile rinvenire imbarcazioni ormeggiate abusivamente".
"Fiorita si metta in testa che, in quanto di massima autorità della sanità e della sicurezza cittadina, sono anche in capo a lui questo tipo di responsabilità - prosegue la nota - Il continuo scarica barile, che ripetutamente mette in scena, non rappresenta altro che una manifesta incapacità di governare temi complessi come quelli che quotidianamente afferiscono a un Sindaco".
"Ora, visto che il danno ambientale si è ufficialmente consumato, siamo costretti a chiedere al Sindaco se, come annunciato pubblicamente, ha provveduto ad emettere le relative querele a tutela della città e della salvaguardia ambientale. Ma, come in molti catanzaresi stanno ormai ben comprendendo, funziona e funzionerà sempre così: “chi avrebbe saputo cosa fare accusa chi avrebbe potuto farlo, il quale a sua volta accusa chi, pur non sapendo, non ha fatto niente lo stesso”.
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