Immobilizzato sul letto e minacciato di morte con un cacciavite. E' la disavventura che ha raccontato su Facebook Vincenzo Podella, professionista di Rocca Di Neto, vittima di una rapina in casa da parte di quattro persone. L'uomo ha raccontato di aver trovato in casa "alcuni malviventi con chiaro accento straniero vestiti di nero e con passamontagna" che hanno "fatto irruzione con arnesi da scasso, sorprendendomi al piano superiore".
"A questo punto - ha aggiunto - dopo avermi immobilizzato su un letto e col cacciavite puntato al collo sotto minaccia di morte hanno chiesto con insistenza dove fosse la cassaforte, contanti, oro ed armi, non è ho mai posseduto una. Dopo aver messo a soqquadro casa, portando via qualche prezioso e un valore in contanti, si sono dati alla fuga, nel tentativo di divincolarmi e cercando di bloccarne uno, sono stato colpito alla mano dal cacciavite. L'uomo è riuscito a chiedere aiuto ai vicini che si sono rivolti ai carabinieri. "Io credo - scrive Podella su social,facendo riferimento ad episodi analoghi accaduti in paese - che non sia più tollerabile che accadano tali episodi, abbiamo toccato il fondo. Non si può lasciare la popolazione in balia di balordi senza scrupoli senza che nessuno se ne faccia carico e si prenda le responsabilità di amministratore cui è stato delegato dai cittadini a portare sul tavolo delle istituzioni (Prefetto e politici) le nostre preoccupazioni".
Il sindaco di Rocca di Neto, Tommaso Blandino, dopo avere espresso solidarietà alle vittime di furti e rapina ha spiegato che il Comune, oltre a partecipare al bando del Ministero per l'Interno per la videosorveglianza "ha già destinato 30 mila euro di fondi comunali per un primo lotto di videosorveglianza". Inoltre, Blandino ha chiarito di aver avviato un "confronto serrato con la stazione locale dell'Arma dei carabinieri" e "ci è stato assicurata una presenza ed un presidio maggiore"; al Prefetto è stato chiesto "di valutare la convocazione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica".
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