Da tempo, un gruppo di ambientalisti, di cui è rappresentante Gioconda Chiarella, si oppongono all’ampliamento della capacità di valorizzazione del CSS nell’impianto della Calme SPA e oggi, a distanza di anni, continuano a dare parere negativo e deciso, ringraziando il primo cittadino di Marcellinara, Vittorio Scerbo, per "l’attenzione che ha dimostrato in passato e dimostra tutt’ora sposando le loro idee", e chiedendo un incontro al Dottor Giuseppe Speziali al fine di proporre un progetto complementare e in parte alternativo a quello, ad oggi, al vaglio della conferenza dei servizi indetta dal Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria.
"Il dottor Speziali - dicono - ha sottolineato che l’attuale progetto di cui si parla non riguarda un inceneritore. Ma è quanto meno doveroso precisare che attualmente si brucia CSS nell’impianto Calme spa il che dimostra la presenza di un inceneritore sul territorio da diversi anni a questa parte, con tutto ciò che ne consegue".
Gli “ambientalisti” pensano che in Calabria, una best practice, per essere tale, necessiti di “strutture di filiera”, il che porterebbe a "investire in laboratori per l’effettivo riciclo dei materiali, al fine di dar loro nuova vita e di rimetterli quindi sul mercato, contribuendo così all’economia circolare, che di diritto rientrerebbe nell’ambito della best practice di cui si faceva cenno".
Riconoscendo al dott. Speziali la realizzazione di un grande impianto fotovoltaico, gli “ambientalisti” si dicono ancora sicuri che lo stesso "non sottovaluterà l’opportunità di ergersi a innovatore all’interno di un’imprenditoria green, fondamentale anche e soprattutto per il Sud Italia".
"Leggendo la lista dei materiali che verrebbero selezionati - rimarcano gli ambientalisti - se ne evince la grande versatilità degli stessi, e quindi la possibilità di recuperare risorse senza impattare sull’ambiente, riuscendo per di più a immetterle successivamente sul mercato a “km 0”, agevolando con ogni evidenza le aziende sul territorio. Oggi che il mercato delle materie prime è in costante aumento, questo tipo di progetto rappresenta una delle vie da percorrere e sviluppare; infatti l’idea di chiedere un incontro e proporre un progetto “complementare e in parte alternativo”, nasce da ragazzi che stanno pianificando varie start up sul territorio e nel medesimo settore, che anche per quanto riguarda i permessi e l’iter burocratico hanno pensato di proporre direttamente all’amministratore le loro idee in modo da svilupparle in sinergia con le parti in causa".
Inoltre, tra le proposte sopra accennate, gli ambientalisti hanno rimarcato la necessità di prestare particolare attenzione all’impatto che qualsiasi decisione possa avere sulle future generazioni. "Da imprenditori affermati, quali il Dott. Speziali, ci si aspetta che vengano tracciate delle linee guida per i nostri giovani, gli uomini di domani, così da lasciare loro in eredità un posto in cui vivere che sia migliore rispetto a quello attuale" hanno concluso, guardando ad "un progetto innovativo che cambierebbe la realtà della provincia di Catanzaro, se non dell’intera regione Calabria".
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