di GABRIELE RUBINO
Eliminare la 'storica' riduzione del 20%. Il Consiglio regionale è pronto ad aumentare lo stipendio dei vertici di Asp e aziende ospedaliere calabresi. Dunque, direttori generali, direttori amministrativi e sanitari delle nove aziende calabresi. E' quanto prevede una proposta depositata e firmata dai capigruppo della maggioranza con cui si modifica l’articolo 65 della legge regionale 12 giugno 2009, n. 19 (Collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2009. Proprio 13 anni fa, sulla scorta di una norma nazionale (articolo 61, comma 14 del D.L. n. 112/2008), si era deciso per l'appunto di tagliare del 20% le spettanze degli organi di vertici delle aziende sanitarie provinciali e delle aziende ospedaliere per compensare i minori incassi dovuti all'esenzione del ticket.
I MOTIVI DELL'ELIMINAZIONE DELLA RIDUZIONE DEL 20% NELLA PROPOSTA DEL CENTRODESTRA- Per il centrodestra è venuto il momento di cambiare strada e tornare ai valori fissati in un vecchio Dpcm. Nella relazione illustrativa del provvedimento vengono spiegati i motivi: "In ragione dell’esigenza di mantenere un’adeguata retribuzione ai vertici aziendali, in considerazione delle funzioni da essi svolte e delle connesse responsabilità, la quasi totalità delle regioni italiane non ha ritenuto di dare corso alla norma statale evitando di procedere alla riduzione al trattamento economico in godimento ai vertici delle aziende sanitarie". Nel corso degli anni la legge statale è stata cambiata ma la riduzione è stata mantenuta in Calabria e quindi, si legge ancora nella relazione, la Regione è diventata "tra le realtà regionali meno attrattive nella selezione di profili professionali adeguati alla complessità delle attività occorrenti a garantire il conseguimento degli obiettivi del Piano di Rientro". I soggetti interessati sono il direttore generale, il direttore amministrativo e il direttore sanitario (per questi ultimi due, lo stipendio corrisponde all'80% di quello del direttore generale) delle nove aziende calabresi.
A REGIME L'AUMENTO COSTERA' 980 MILA EURO ALL'ANNO- Quanto costerà questa norma? Poiché si stima l'entrata in vigore a partire da agosto, per il 2022 l'eliminazione della riduzione del 20% vale oltre 408 mila. A regime, saranno 980 mila euro all'anno. Il costo lordo attuale di un direttore generale è pari a 167.555,18 euro, con la nuova norma passerà a 209.443,93 euro. Mentre quello dei direttori amministrativi e sanitari è, ad oggi, di 134.043,95 euro e con la modifica salirà a 167.555,14 euro. La proposta firmata da Giovanni Arruzzolo (Forza Italia), Giuseppe Neri (FdI), Simona Loizzo (Lega), Giacomo Crinò (Forza Azzurri), Francesco De Nisi (Coraggio Italia) e Giuseppe Graziano (Udc) è già calendarizzata per la seduta del Consiglio regionale del prossimo venerdì 29 luglio.
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