In Calabria ferme 51 sale operatorie su 53, Minniti sullo sciopero: "Indifferenza del Governo e disegno a favore della sanità privata"

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Domenico Minniti, vicepresidente nazionale Aaroi Emac
  18 dicembre 2023 23:37

Giornata di sciopero nazionale negli ospedali. Anche la dirigenza medica e sanitaria ha incrociato le braccia in segno di protesta. L'adesione delle sale operatorie programmate è stata superiore al 96%. Domenico Minniti, vicepresidente nazionale AAROI EMAC e presidente della sezione calabrese dei Medici Anestesisti Rianimatori, dell'Emergenza e dell'Area Critica, ha spiegato i motivi: "Le ragioni della protesta dei Dirigenti Medici, Sanitari e Veterinari si concretizzano principalmente nelle risorse che questa legge di bilancio prevede per il rinnovo del contratto nazionale 2022/2024, mentre ancora dev'essere bollinato dal MEF e dalla Corte dei Conti il CCNL 2019/2021, già scaduto da due anni ed ancora non applicato".

Ha aggiunto Minniti: "Per questo motivo oggi, delle 53 sale operatorie programmate nella nostra Regione, 51 sono state chiuse, e noi Medici Anestesisti Rianimatori, pur incrociando le braccia, abbiamo garantito soltanto le emergenze. Con lo sciopero abbiamo inteso partecipare ai Cittadini la scarsa attenzione che il Governo presta alle esigenze del Servizio Sanitario pubblico.  E soprattutto come questa indifferenza del Governo sia responsabile dell'abbandono, da parte dei Medici, degli Ospedali pubblici. Professionisti che passano così alla sanità privata o vengono attratti da quell'intollerabile mercato delle cooperative. Quando addirittura non migrino all'estero".

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Per Minniti: "C'è un disegno, evidente, di spostare l’offerta di salute, verso la sanità privata. Con buona pace di quel sistema universalistico, equo e solidale, che finora tutto il mondo ci ha invidiato. Disegno reso evidente dalla volontà del governo di non incrementare il tetto di spesa per il personale, ancora fermo a quello del 2004, e addirittura ridotto dell'1,4%.  La sanità, dunque, non può assumere se non entro quel limite finanziario. Ed il sistema viene tenuto in grande affanno. Ma contestualmente, la sanità, può permettersi di bruciare milioni di euro elargendoli alle cooperative, per un servizio, in termini di qualità, neanche minimamente paragonabile a quello offerto dai Professionisti strutturati nelle nostre Aziende Sanitarie ed Ospedaliere. Follia pura se non addirittura dolo. E questo è gravissimo. Come gravissimo è stato il tentativo, poi rientrato, di aggredire le pensioni del personale sanitario, calpestando, ex post, diritti acquisiti cosa che avrebbe dato il là ad una gran mole di lavoro alla Corte Costituzionale. Come, del pari gravissimo, è il cercare di far cassa utilizzando, come fosse il bancomat, i lavoratori della Pubblica Amministrazione, gli unici a pagare le tasse, alla fonte e fino all’ultimo centesimo.  Andassero a far cassa altrove, questo governo, con una sana lotta all’evasione fiscale, invece di continuare a vestire i panni dello sceriffo di Nottingham. Questi, ma tanti altri i motivi che ci spingono a programmare, anche per i 2024, una serie di manifestazioni e di scioperi a difesa del Servizio Sanitario pubblico ed a tutela quindi dei cittadini".

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