Intervista a Rosalbino Cerra, segretario regionale Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale
11 settembre 2020 10:34di GIOVANNA BERGANTIN
La campanella sta per dare il via al nuovo anno scolastico e sappiamo che le scuole sono un cantiere aperto. Ma come siamo messi sul fronte dei test sierologici che il personale della scuola in maniera volontaristica può effettuare rivolgendosi al proprio medico di famiglia? In attesa della conferenza stampa dei sindacati della scuola, annunciata per domani, interessa capire la situazione. Quanti insegnanti e personale scolastico hanno richiesto di effettuare il test prima dell’avvio dell’anno scolastico, quanti lo hanno già fatto e in che percentuale non faranno il test? Si può richiedere di fare il sierologico al proprio medico di famiglia, il quale, su base volontaria, può scegliere di operare nel proprio studio, fare il prelievo in altra struttura, oppure inoltrare via pec richiesta dell’assistito al servizio di Igiene pubblica.
Abbiamo chiesto chiarimenti al dr. Rosalbino Cerra, segretario regionale della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG), sindacato più rappresentativo che riunisce i medici di famiglia. “Sul sito istituzionale del sindacato www.fimmgcalabria.org si trova il mio appello ai medici a partecipare a questa iniziativa, anche gratuitamente e volontariamente; del resto in tempi di emergenza ognuno deve dare il proprio contributo e ci sembra, come associazione medica, un atto dovuto nei confronti dei nostri assistiti/ docenti e operatori della scuola. – spiega il dr. Cerra alla Nuova Calabria – Il problema con cui ci siamo scontrati sta nel sistema organizzativo calabrese delle Aziende sanitarie; dire che faccia acqua da tutte le parti è un eufemismo. Contrariamente a tutte le Regioni italiane l’organizzazione è partita in ritardo. Abbiamo stabilito col dr. Belcastro, soggetto attuatore delegato emergenza Covid, tre condizioni. La prima è ovvia. Essendo un servizio volontario, ci vuole l’adesione dei medici, che tutti hanno dato, a condizione che ci sia la disponibilità e la distribuzione dei dispositivi di protezione individuale. Si tratta delle mascherine FFP2 per medici e personale infermieristico, dove ci fosse, guanti e camici, adatti ad effettuare i prelievi. Inoltre, il servizio di distribuzione del materiale necessario, da ricevere almeno in luoghi vicini agli ambulatori. Mi viene difficile pensare – specifica il segretario del sindacato regionale – che un medico di famiglia debba lasciare l’ambulatorio per andare ad approvvigionarsi dei dispositivi in posti lontani.” Le criticità poste in attenzione dal segretario regionale FIMMG sono la mancanza di organizzazione e di collaborazione delle Aziende sanitarie, l’indisponibilità a fornire i dispositivi di sicurezza e la loro distribuzione.
Che situazione si è creata allora? “Le FFP2, non ce l’hanno date, i guanti adatti neppure, abbiamo usato i nostri, i dispositivi, come richiesto dal Governo, non li hanno dati. Non fa niente, facciamo lo stesso”.
L’altra possibilità di effettuare il test in strutture messe a disposizione, poliambulatori organizzati è andata meglio? “ L’altra situazione gravissima che ha la Calabria è che da due anni abbiamo firmato un accordo regionale – spiega il dr. Cerra – per attivare Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP), ambulatori attrezzati al servizio dei cittadini, utilissimi in casi come questi. Infatti, a Catanzaro dove ci sono tre UCCP., nati per un accordo provinciale, hanno effettuato i test il 96% delle persone, altrove, dove questa organizzazione territoriale è bloccata, ciò non è avvenuto. Queste strutture, che danno la possibilità ai cittadini di fruire di ambulatori attrezzati con continuità assistenziale H24, offerta 7 giorni su 7, non sono attive in tutta la Regione. L’accordo regionale di due anni fa si è fermato. Va da sé che nelle altre province abbiamo percentuali basse. Ma i numeri sono ancora parziali, abbiamo qualche giorno per poter aggiornare i risultati. L’elenco dei miei pazienti è completato già al 70%. La mia preoccupazione – conclude il rappresentante regionale FIMMG- non sono i sierologici, che ipotizzo arrivino al 40% nella Regione, ma la fase successiva dei vaccini. Per i risultati, comunque, non avanziamo previsioni, meglio aggiornarli tra qualche giorno, prima dell’inizio scuola”.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736