di FRANCESCO IULIANO
Hanno atteso le 11, ora di convocazione del Consiglio comunale, prima di entrare nella sala Consiglio della Provincia. In testa al gruppo l’avvocato Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons, promotore dell’iniziativa - un sit in pacifico - che ha preceduto il consiglio comunale con all’ordine del giorno, tra i punti, la surroga dei cinque consiglieri dimissionari e l’avvio della procedura di decadenza del consigliere Tommaso Brutto.
Tutto nasce dalle indagini avviate dalla Procura della Repubblica di Catanzaro e denominata “Gettonopoli”. Una vicenda che ha coinvolto 29 consiglieri comunali su 32. "I cittadini di Catanzaro - ha commentato Di Lieto - sono umiliati ed offesi dal comportamento dei consiglieri comunali che, nonostante siano state avviate indagini nei loro confronti, sono rimasti lì al loro posto. Non avevamo alcun obbligo giuridico a dimettersi, sia chiaro, noi siamo garantisti, ma un obbligo morale si. Catanzaro, da questa vicenda ne esce a pezzi. Siamo diventati lo zimbello d’Italja e non solo".
Intanto all’interno della sala del Consiglio è brutto pronto per l’inizio dei lavori che, si spera, facciano i chiarezza su quanto sta accadendo all’interno del consesso.
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