di MASSIMILIANO LEPERA
Partecipazione abbastanza elevata e sentita, sabato pomeriggio, in piazza Prefettura, nel cuore del centro storico di Catanzaro, alla manifestazione per il Ddl Zan, a dimostrazione che una buona parte della città, unita, è a favore del provvedimento e dei principi che ne stanno alla base, tra cui quelli di libertà e uguaglianza, oltre che tutela dei diritti.
Tra i partecipanti, oltre ai comuni cittadini, alcuni rappresentanti della comunità LGBTQ+, ma anche della Cgil, del Partito Democratico e di altre associazioni attive da anni sul territorio. Oltre al tripudio di bandiere e colori e alla stretta comunanza di intenti dei partecipanti, poi il segretario generale Filcams Cgil Calabria Giuseppe Valentino ha affermato che la manifestazione odierna è un segno di richiesta di rispetto per i cittadini e per i lavoratori di questo Paese, perché il tema delle discriminazioni e della limitazione delle libertà delle persone riguarda anche il mondo del lavoro. “I problemi che scaturiscono nei confronti di persone omosessuali e del mondo LGBT hanno grande rilevanza e risonanza nel mondo del lavoro e creano loro numerosi disagi”, ha affermato Valentino, “e quando nel Parlamento si è festeggiato l’affossamento di un decreto di civiltà, che acuiva le pene per chi discrimina, è qualcosa che non possiamo accettare”. Alle sue parole si è unita Emanuela Arena della Slc-Cgil Calabria, che ha rimarcato come oggi Catanzaro si sia sollevata a favore di un senso civico, che è al contrario mancato al Governo, poco attento e sensibile a temi così delicati.
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