Inammissibile il ricorso di Uiltec Calabria contro la Sorical per il sindacalista Fortuna

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Lavori Sorical ai pozzi Medma di Vibo
  23 luglio 2020 08:20

di PAOLO CRISTOFARO

Il Tribunale di Catanzaro - Prima Sezione Civile - ha dichiarato inammissibile l'appello presentato dal sindacato regionale Uiltec contro l'azienda Sorical, a tutela di Massimiliano Fortuna, un dipendente - e rappresentante sindacale - che, stando alle ragioni addotte dalla Uiltec, proprio per il suo ruolo di sindacalista avrebbe subito un illegittimo demansionamento.

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La Uiltec Calabria ha promosso azione "per denunciare l’antisindacalità del comportamento tenuto dalla Sorical nei confronti del suo dipendente, il geometra Massimiliano Fortuna, Responsabile di Comparto per il CCNL Gas-Acqua e RSA aziendale, attraverso l’emanazione dell’ordine di servizio con il quale, a partire dall'1 ottobre 2019, il lavoratore è stato adibito ad espletare le sue mansioni, quale geometra, nel Settore Ingegneria e Costruzioni, per occuparsi delle attività annesse alla progettazione

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Secondo la Uiltec, "con tale ordine di servizio è stato operato nei confronti del Fortuna un atto di illegittimo demansionamento, con valore antisindacale". Il sindacato, difatti, aveva sottolineato che Massimiliano Fortuna era entrato in Sorical e aveva ricoperto anche funzioni direttive e di coordinamento. "Il demansionamento del lavoratore ed il conseguente discredito all’immagine dello stesso, transitato senza motivo da una funzione direttiva ad una esecutiva, si rifletteva inevitabilmente sull’immagine del sindacato; che tale operazione rappresentava l’apice di un processo volto a sminuire la figura del lavoratore", aveva scritto la Uiltec. 

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Il Tribunale però, nella procedura, ha riscontrato chiari profili di inammissibilità dell'appello proposto. Prima di tutto è stata specificata l'illegittimità dell'azione del sindacato Uiltec relativamente alla vicenda. "Alcun rilievo giuridico può avere la invocata qualifica, in capo al geometra Fortuna, di RSA UILTEC in Sorical (restando incontestata l’attività sindacale – che qui non interessa – svolta dal medesimo quale componente della Segreteria Regionale UILTEC), dal momento che, in esito alla elezione della RSU presso la Sorical, il sindacato ricorrente non è più legittimato ad esercitare i diritti sindacali all’interno dell’unità produttiva unica dell’azienda Sorical", recita il decreto del Tribunale di Catanzaro (giudice del lavoro: Francesco Aragona).

Tuttavia, pur profilandosi un'inammissibilità, il Tribunale ha comunque espresso un parere di merito in calce al decreto, sottolineando l'inconsistenza di quanto lamentato dal dipendente e dalla Uiltec. Per i giudici non sempre una decisione aziendale sfavorevole nei confronti di un dipendente - seppur rappresentante sindacale - sia ascrivibile alla volontà di colpirne l'impegno a tutela dei lavoratori.

"La condotta del datore prevista non può essere identificata con quella violatrice di meri interessi del singolo lavoratore, ma deve estrinsecarsi in atti diretti ad impedire o a colpire o a limitare l’esercizio delle libertà o dello svolgimento delle attività sindacali. Infatti, non si può assumere apoditticamente che ogni provvedimento sfavorevole che il datore adotti nei confronti di un rappresentante sindacale determini, sempre e comunque, ripercussioni negative sul sindacato", specifica il decreto. "Non risulta che l’azienda abbia mai impedito al dipendente di svolgere attività sindacale", conclude il decreto.

 

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