Inaugurata a Catanzaro la XXII edizione della fiera del libro Gutenberg: “Abbiamo grandi autori”

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Inaugurata a Catanzaro la XXII edizione della fiera del libro Gutenberg: “Abbiamo grandi autori”

  19 maggio 2025 14:51

di MARCO VALLONE

E' stata inaugurata questa mattina, presso l'Auditorium Casalinuovo a Catanzaro, la XXII edizione del Progetto Gutenberg, fiera del libro, della multimedialità e della musica che da ormai quasi un quarto di secolo accompagna le nuove generazioni nell'esplorazione del senso critico più profondo, promuovendo la cultura e, soprattutto, la lettura al fine di formare i ragazzi nella capacità di ragionamento, dote fondamentale per comprendere a fondo come si muove il mondo nel quale si affacciano con tutte le emozioni, belle e meno belle, che contraddistinguono la loro età.

Banner

Banner

Quest'anno il suggestivo tema portante delle XXII edizione del Progetto, che avrà luogo dal 19 al 24 maggio e sarà dislocata in diversi luoghi della città e della regione, è “Ombre e luci del domani”, a testimonianza di un futuro complesso che attende i giovani, ma anche i più grandi, e quindi necessita di appuntamenti come quello della manifestazione iniziata oggi per riflettere e capire come affrontare al meglio le sfide che si prefigurano dinnanzi agli occhi di ogni individuo.

Banner

“Il progetto raggiunge un traguardo importante – ha affermato Armando Vitale, presidente dell'Associazione Gutenberg Calabria nonché ideatore e direttore artistico del Progetto - , venti anni e più sono un elemento di orgoglio e quindi siamo davvero contenti di toccare questo traguardo. E contiamo di fare un'edizione bella, ricca e straordinaria: basta sfogliare il programma per capire che abbiamo grandi autori. Abbiamo presenze di esponenti della cultura accademica che provengono da tante università, a cominciare dalla Sapienza di Roma, da Bologna ed altro ancora. Naturalmente tutto questo viene 'bandierato', per dir così, al fine di consentire ai ragazzi il confronto più interessante e più ricco possibile con la grande cultura. Bisogna essere ottimisti nei confronti delle nuove generazioni: io vedo che spesso li valutiamo con approssimazione i nostri ragazzi, senza approfondire i problemi che hanno. Se partiamo dalle loro esigenze, dai loro bisogni, dalla loro voglia di capire come va il mondo, come funziona, quali sono i rischi che corriamo, forse rispondiamo a loro grandi domande che magari sono sottaciute, non esplicitate, ma che esistono e quindi vanno portate a galla in un tentativo di risposta che non è semplice naturalmente”.

“Penso – ha proseguito Armando Vitale – al grande tema che abbiamo scelto quest'anno, 'Ombre e luci del domani'. Pessimisti non si può essere: semmai il pessimismo dell'intelligenza deve sostenere l'ottimismo della volontà, come diceva un grande autore. Per l'esattezza Antonio Gramsci. Quindi noi dobbiamo armarci di questo forte ottimismo della volontà, ma deve essere un ottimismo motivato, sostenuto da idee, da pensieri. E che cosa consente ai ragazzi di arricchire i loro pensieri e quindi di rendere più forte il mondo delle loro idee? E' chiaro, il buon libro, la grande cultura. Noi proponiamo ai ragazzi tanti libri: sceglieranno i libri che sono più confacenti ai loro interessi e alle loro vocazioni, certamente con la guida degli insegnanti sempre pronti a rispondere all'appello del Gutenberg”.

Dell'importanza della fiera del libro “Gutenberg” ha parlato anche il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, che ha evidenziato come “in questi ventidue anni il Gutenberg abbia esercitato un ruolo straordinario di completamento della formazione dei giovani, accentuando la capacità di senso critico, la voglia di scoprire, di impegnarsi, di leggere e di conoscere. Una voglia che ha probabilmente inciso sulle scelte e sulla vita di tante persone. Senza il Gutenberg questa città sarebbe sicuramente un po' più povera, ed è per questo che è molto, molto importante che questa manifestazione vada avanti e sia arrivata alla XXII edizione, che è un traguardo di non poco conto. Siamo qua a celebrare l'inizio di un'altra settimana meravigliosa”.

In un passaggio successivo, Nicola Fiorita, rivolgendosi ai ragazzi, ha sottolineato come quella dei giovani di oggi sia “la generazione più fortunata di tutti i tempi rispetto alla possibilità di essere informati, di accedere alle informazioni. Non c'è stato mai nessuno ad avere la vostra possibilità, in pochi secondi, di sapere tutto di tutti, sapere tutto di tutto il mondo. Tirate fuori il telefonino e controllate cosa ha fatto questo ospite o quest'altro ospite, così da soddisfare tutte le vostre curiosità. In pochi secondi potete ricostruire qualunque vicenda, e questa è una cosa che non esisteva e non è mai esistita. Avere tutta questa libertà, tutta questa possibilità di avere informazioni, di sapere tutto e potersi spostare. Al tempo stesso ragazzi voi siete la generazione più sfortunata di tutti i tempi – ha commentato il sindaco di Catanzaro - perché questa grande quantità di informazioni non è assolutamente filtrata, non è assolutamente mediata. Anzi, molte volte vi piomba addosso attraverso i social, attraverso Tiktok o quello che è. E in qualche modo voi non sapete se quello che pensate sia vero sia effettivamente tale. Voi potete sapere tutto di tutti, ma potete anche non sapere niente di niente, o sapere quello che gli altri vogliono che sappiate. Voi potete pensare e farvi un'opinione, senza rendervi conto che magari vi hanno portato ad avere quell'opinione, che vi hanno indotto in qualche modo a pensare in quel modo o a non pensare”.

La riflessione di Nicola Fiorita è dunque quella per cui “questa grande possibilità, se la sapete utilizzare, è una fortuna, se non la sapete utilizzare è un disastro. Dipende da voi, e significa che dovete sempre controllare con quello che voi leggete. Dovete provare ad andare alle fonti: non vi dovete accontentare delle notizie e dei titoli. Se voi mettete un nome, magari vedrete che vi escono 50 titoli sempre uguali. Allora l'unica possibilità, per sapere veramente cosa voi pensate, è fare uno sforzo di approfondimento e andare oltre quello che vi arriva. E questo significa che non vi dovete fidare di nessuno: non vi dovete fidare del titolo del giornale ma non vi dovete fidare nemmeno di me e nemmeno dei vostri professori. Non dovete nemmeno fidarvi delle persone che incontrerete. Dovete sempre provare a farvi una vostra idea, a controllare quello che vi arriva. E allora il Gutenberg secondo me è la più grande palestra che possa esistere per allenarvi a non fidarvi, ad approfondire e a sviluppare un po' di quel senso critico che magari la comunicazione piatta dei titoli dei social non aiuta”.

Stefania Cinzia Scozzafava, rettore-dirigente scolastico del Convitto Nazionale Galluppi, e del liceo classico, di Catanzaro ha rilevato come ancora una volta “il liceo classico, annesso al Convitto Nazionale Galluppi, è la scuola capofila di questo progetto. E' un progetto che entusiasma i ragazzi, entusiasma l'intera comunità scolastica che si approccia al progetto annualmente. Il tema di quest'anno ha visto i protagonisti i nostri ragazzi di innumerevoli ed entusiasmanti libri. L'importanza di questo progetto è non soltanto quello di avvicinare i ragazzi alla lettura ma la meravigliosità consiste nel dare agli studenti la possibilità di confrontarsi con gli scrittori che saranno ospiti per tutta questa settimana, esprimendo il loro pensiero critico rispetto ai testi che hanno letto”.

Primo autore ospite di questa edizione del Gutenberg, subito dopo l'inaugurazione, è stato Domenico Dara, catanzarese e autore del libro “Liberata”, in un appuntamento che ha avuto come tema di riflessione anche la domanda su come la cultura possa generare sviluppo: “ 'Liberata' è una storia raccontata e ambientata in un paese della Calabria negli anni '70 – ha spiegato lo scrittore -. La protagonista, Liberata, è una ragazza innamorata dei fotoromanzi che cercherà di sperimentare nella vita reale, di tutti i giorni, se quell'amore idilliaco dei fotoromanzi può funzionare. Su come i libri possano aiutare, credo che i libri riescano a dare dei luoghi un ritratto particolare. Io penso che bisogna riscoprire l'autenticità di quello che si è. Non lavorare con modelli preimpostati dall'esterno, ma ritrovare quello che abbiamo di più autentico: le nostre storie, le nostre tradizioni. Dobbiamo lavorare su quello per fare dei nostri posti un luogo d'attrazione”.

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner