Incarichi dirigenziali delle professioni sanitarie dell'Asp di Crotone, Pitaro (Misto): "Attivare poteri di controllo"

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L'avvocato Francesco Pitaro
  29 maggio 2021 15:38

 
 
Sugli incarichi dirigenziali delle professioni sanitarie dell’Asp di Crotone il consigliere regionale Francesco Pitaro ha rivolto un’interrogazione al Presidente della Regione “per innescare iniziative di verifica e di controllo nonché di intervento sull’operato dell’Asp. Il presupposto da cui muove l’atto ispettivo - afferma Pitaro -  è la  deliberazione commissariale n. 95 dell’8 marzo 2019 con cui  l’Asp di Crotone  ha indetto una procedura selettiva pubblica per la copertura a tempo indeterminato di un  posto di dirigente delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione e della professione di ostetricia. Tale bando - aggiunge il consigliere regionale -  prima ancora che venisse approvata la relativa graduatoria, è stato annullato con sentenza del Tar di  Catanzaro n. 972/2019 per violazione di quanto previsto dal decreto n. 2/2015 del Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro, che prevede la previa attivazione di processi di mobilità, con la possibilità di attingere da graduatorie ancora valide approvate da altre aziende sanitarie”.
Cosicché, “con successiva deliberazione commissariale n. 169 del 7 ottobre 2020, l’Asp di Crotone ha indetto un avviso di mobilità volontaria fra Azienda ed Enti del Servizio sanitario nazionale per la copertura di tale posto e, con deliberazione commissariale n. 303 del 26 maggio 2021, è stata approvata la graduatoria con la nomina del vincitore, il  dr. Pietro Lopez”.

Ma ecco le segnalazioni critiche contenute nell’interrogazione: “La decisione di accorpare la responsabilità di tutte le professioni sanitarie in capo ad un'unica dirigenza non è conforme al principio introdotto nell’ordinamento giuridico dalla legge n. 251/2000 che, infatti, ha istituito le figure della dirigenza delle professioni sanitarie di area infermieristica e di quelle di area tecnica, prevedendone l’autonomia. Tale decisione - asserisce Pitaro -  soprattutto non è conforme al nuovo Atto aziendale dell’Asp di Crotone (approvato con deliberazione commissariale n. 183 del 13 aprile 2021) che - in ordine all’Unità operativa semplice dipartimentale “Dirigenza delle professioni sanitarie” (pag. 109) -  prevede che ciascuna area (infermieristica e ostetrica, tecnico-sanitaria, tecnico-riabilitativa, tecnici della prevenzione e servizi) abbia la sua figura dirigenziale di riferimento”.

Pertanto, “essendo il vincitore della procedura di mobilità appartenente all’area delle professioni infermieristiche - argomenta il consigliere regionale - va da sé che egli potrà svolgere il ruolo dirigenziale solo con riferimento all’area infermieristica, mentre l’Asp di Crotone dovrà tenere separata la responsabilità delle professioni sanitarie di area tecnica che, in ossequio al principio dell’autonomia sancito dalla legge e dall’Atto aziendale, deve essere dotato di autonomia gestionale, mantenendo l’attuale situazione organizzativa”.

Sottolinea Francesco Pitaro: “La Giunta regionale, nell’ esercizio dei suoi compiti istituzionali di vigilanza e di controllo sull’organizzazione del Sistema sanitario regionale, ha l’onere di sorvegliare affinché il commissario dell’Asp di  Crotone non ponga in essere atti contra legem e di  attivarsi affinché vengano rispettati, nella gestione del personale dell’Asp, i principi di buon andamento dell’amministrazione,  che includono il rispetto delle regole prefissate in sede di macro-organizzazione, contro ogni personalismo e favoritismo”.

Ad avviso di Pitaro: “E’ evidente che la nomina di un solo dirigente, oltre a porsi in violazione degli atti sovraordinati e vincolanti, non consente al nominato di dedicarsi alla gestione di tutte le aree delle professioni sanitarie, rischiando di rallentare l’azione della pubblica amministrazione e l’efficienza del personale dell’Azienda sanitaria, soprattutto in un periodo emergenziale come quello che stiamo vivendo. L’Asp di Crotone, piuttosto, dovrebbe procedere a bandire i concorsi per ciascuna postazione dirigenziale e, dunque, anche per le altre al momento scoperte. Oltre tutto, non procedendo correttamente, si rischia di rallentare l’azione dell’Asp, arrecando rallentamenti e inefficienze del tutto sconsigliabili per una struttura sanitaria già in difficoltà nel dare risposte all’utenza della sanità crotonese”.
Con l’interrogazione, il consigliere regionale chiede al presidente Spirlì “di intraprendere, sullo specifico argomento, tempestive iniziative di controllo sull’operato dell’Asp e di intervenire dando all’Asp precise direttive in ordine all’annullamento o alla revoca degli atti adottati in violazione di legge e dello stesso Atto aziendale”.

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