Incendi a Petronà e Mesoraca, individuati i responsabili

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Incendi a Petronà e Mesoraca, individuati i responsabili

  11 maggio 2024 22:12

Oltre quaranta ettari di bosco della Presila andati a fuoco, danni ingenti a terreni agricoli, lavoro incessante per le squadre antincendio regionali, della protezione civile e dei Vigili del fuoco che - coadiuvati dai locali Carabinieri della Stazione di Petronà e deNucleo forestale di Sersale, prontamente intervenuti -sono riusciti a domare le fiamme con il contributo di Canadair concludere nelle successive ore le operazioni di spegnimento e bonifica, evitando danni ancora più estesi al territorioè quanto accaduto lo scorso 13 aprile, sul confine dei comuni di Petronà e Mesoraca, tra le province di Catanzaro e Crotone, dove un vasto incendio in località“Acque Molle -Timpone Forcone” ha mandato in fumo largaparte dei rimboschimenti di pino ed eucalipto e formazioni di macchia mediterranea, per una superficie equivalente a circa 65 campi di calcio.

Già nell’immediatezza dei fatti i militari dei NucleiCarabinieri Forestale di Sersale e di Petilia Policastrohanno attivato i dovuti accertamentiattraverso l’ispezionedelle superfici interessate dall’incendio e delle zone limitrofe, la repertazione delle aree percorse la raccolta e analisi di informazioni da persone in grado di riferire notizie utili, sono riusciti a ricostruire la dinamica dell’accaduto

Banner

Il minuzioso lavoro svolto dagli investigatori, anche grazieall’ausilio di attività tecnicanota come metodo delle evidenze fisiche - m.e.f. (protocollo scientifico che permette di risalire al probabile punto di insorgenza del fuoco) ha consentito di appurare in breve tempo le verosimili cause dell’evento - riconducibile all’incenerimento di residui di potature e pulizia di fondo agricolo - nonché le modalità di propagazione e l’individuazione dei (due coniugi) presuntiautori del reatodeferiti nei giorni scorsi, in stato di libertà,all’Autorità Giudiziaria di Crotone.

Banner

I contravventori, qualora le ipotesi accusatorie fosseroconfermate e fatte salve le loro garanzie di difesa, rischianola reclusione da 1 a 5 anniLa normativa in materia, inoltre,prevede che anche in caso di accensione di un fuoco su terreni coltivati, pascolivi o incolti possa configurarsi il reato di incendio boschivo, qualora sia accertato che le fiamme possono estendersi ad una limitrofa superficie boscata (cd.“suscettività” ad espandersi del fuoco).

Banner

Prosegue l’attività di prevenzione repressione degli illeciti perpetrati in danno ai boschi dei Carabinieri del comparto Forestale di Catanzaro e Crotone che hanno adeguato, su tutto il territorio, il proprio dispositivo di controllo, soprattutto nelle aree particolarmente esposte, anche attraverso il posizionamento di fototrappole”, strumenti tecnologici che - rilevando il movimento nell’ambiente circostante - sono in grado di scattare fotogrammi ed effettuare videoriprese. -

 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner